“Dalla manovra solo danni per lavoratori, giovani e donne” Cgil e Uil in piazza fotogallery video

E’ il giorno dello sciopero generale indetto dai sindacati Cgil e Uil per otto ore per i comparti scuola e conoscenza, logistica e pubblica amministrazione, quattro per il settore dei trasporti (escluso trasporto aereo e aeroporti). Gli altri settori sciopereranno il venerdì successivo, 24 novembre. La manifestazione dei lavoratori a Piacenza è iniziata alle 9 e 30 in piazza Cavalli dove si sono raccolte alcune centinaia di persone (seicento secondo gli organizzatori) sotto le bandiere di Cgil e Uil. In programma gli interventi di rappresentanti dei settori produttivi e del pubblico impiego coinvolti nella mobilitazione. Al termine degli interventi in piazza, il corteo dei lavoratori si è recato davanti al palazzo del governo, dove una delegazione dei sindacati è stata ricevuta dal nuovo prefetto di Piacenza Paolo Ponta. Tra i manifestanti diversi esponenti politici locali, tra questi anche la parlamentare del Partito Democratico Paola De Micheli.

L’adesione – Secondo i dati forniti dal sindacato la partecipazione alla mobilitazione è stata significativa in alcune realtà produttive: alla Cir food che fornisce i pasti alle mense scolastiche è stata dell’80 %, nei servizi educativi del Comune di Piacenza ha raggiunto l’80 %, stessa percentuale nel settore corrieri della logistica, chiuso il settore esecuzioni penali del tribunale per sciopero.

Sciopero in piazza Cgil e Uil

In piazzetta Tempio è stato realizzato un flash mob per chiedere la fine delle guerre in Ucraina e un Medio Oriente.

Nel suo comizio, il segretario provinciale della Uil Francesco Bighi ha polemizzato con Matteo Salvini che ha precettato i lavoratori di trasporti riducendo lo sciopero da 8 a 4 ore. “Vorrei ricordare al Ministro dei Trasporti che nessuno è qui in piazza per allungare il weekend, domani queste persone vanno a lavorare. Allora do un’informazione al ministro: faremo un altro ‘weekend lungo’ il 24, il 27 novembre e anche il primo dicembre. Nella manovra finanziaria di questo governo non c’è niente per i lavoratori e le persone che ne hanno bisogno, anzi, hanno addirittura peggiorato certe situazioni. La povertà sembra sia una colpa e non una cosa da combattere”. Sulla sicurezza, “i morti sul lavoro sono ancora troppi e il governo modifica il progetto per gli appalti mettendo ancora più a rischio i lavoratori. Per i giovani c’è bisogno invece di un lavoro serio, non contratti vergognosi come adesso accade. Per le donne, è stato addirittura possibile peggiorare opzione donna”. E infine le pensioni. “Tre anni fa l’attuale ministro dei trasporti (Matteo Salvini, ndr) voleva bloccare il Paese per tre giorni contro la legge Fornero. Oggi dice di averla combattuta, ma in realtà non ha fatto altro che peggiorare le cose”.

Sciopero in piazza Cgil e Uil

Giovanni Zavattoni, segretario Flc Cgil ha aggiunto: “Questo sciopero è un atto dovuto per un comparto (quello della scuola e della conoscenza, ndr) che è stato bistrattato da politiche che umiliano i giovani e le donne. Si fa cassa su di noi, ringrazio tutti e dico che la conoscenza è quello strumento che permette una reale uguaglianza in questo paese. Diciamo no all’autonomia differenziata, no all’ingresso dei privati nel mondo della scuola. Ringrazio gli studenti che anche loro hanno indetto sciopero, dobbiamo imparare da loro”.

“Adesso basta” è lo slogan scelto dai rappresentanti dei lavoratori, per “cambiare di segno alla manovra e alla politiche del governo”: a Piacenza è in programma un corteo con concentramento alle ore 9-9.30 in piazza Cavalli (lato palazzo Gotico-palazzo Mercanti) e partenza intorno alle 11 in direzione della Prefettura, dove una delegazione consegnerà al prefetto le rivendicazioni della piazza piacentina. Sempre in piazza Tempio, per chiedere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e in tutti gli altri teatri di guerra, verrà organizzato un flashmob per la pace. “Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani scendiamo in sciopero – si legge in una nota stampa -. Vogliamo un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile, ma necessaria e urgente”.

Andrea Capellini dei Giovani Democratici è intervenuto in piazza: “L’evasione fiscale sottrae 100 miliardi allo sviluppo del Paese, il governo ha fatto già 14 condoni da inizio mandato. Non c’è una generazione che si salva dalla manovra. Parlano di natalità, donne e studenti ma tassano pannolini, prodotti igienici femminili e non si interessano di noi giovani. Siamo studenti cresciuti in decenni di politiche sbagliate, siamo quelli che hanno dormito in tenda contro il caro affitti. Non vogliamo lavorare? E infatti lo facciamo in nero, con l’abominio degli stage, con stipendi da fame, perché tanto ‘fanno curriculum’, ma invece è sfruttamento. Lottiamo per una scuola pubblica e democratica al fianco di noi cittadini, diritti che questo governo ci sta definitivamente togliendo”.

Sciopero in piazza Cgil e Uil

Tra gli interventi anche quello di Ilaria Bertè, educatrice, che ha ricordato: “Oggi i nidi hanno scioperato quasi tutti. Il Comune ci ha promesso la stabilizzazione per i precari, che però non si è mai vista. Il Comune ha pagato per formarle e poi queste persone se ne vanno in altri Comuni perché quello di Piacenza non ha deciso la stabilizzazione per chi lavora da più di 15 anni”

SANITA’ – L’Azienda sanitaria locale di Piacenza comunica che il 17 novembre assicurerà i servizi minimi essenziali nel rispetto della normativa vigente.

Sciopero in piazza Cgil e Uil

TRASPORTI – Seta, società che gestisce il trasporto pubblico su gomma a Piacenza informa che l’adesione allo sciopero generale nazionale del 17 novembre, ridotto a quattro ore – dalle ore 9 alle 13 – nel rispetto delle fasce di garanzia, da parte del personale Seta” potrebbe dar luogo a disagi, pregiudicando la regolarità del servizio di trasporto pubblico con modalità differenti a seconda del bacino provinciale di riferimento”. Nel piacentino, in particolare, nel servizio urbano possibili astensioni dalle 10 alle 12, nell’extraurbano dalle 9 alle 12. Il servizio riprenderà regolarmente con le corse che inizieranno dopo il termine delle eventuali astensioni dal lavoro. Le corse garantite anche in caso di sciopero sono indicate nelle tabelle orarie presenti alle fermate e pubblicate nella sezione “Linee” del sito internet www.setaweb.it. Informazioni in tempo reale sugli orari di passaggio dei bus sono disponibili direttamente sul proprio smartphone/tablet scaricando l’applicazione gratuita “Seta”, disponibile negli store online delle piattaforme Apple e Android. Il servizio è accessibile anche attraverso la sezione “Quanto manca?” del sito internet di Seta. Per ogni ulteriore informazione gli utenti possono contattare Seta al numero telefonico 840 000 216 oppure via WhatsApp al numero 334 2194058.

Possibili ripercussioni, seppur lievi, su Frecce, Intercity e Regionali di Trenitalia e Trenitalia Tper, in occasione dello sciopero nazionale del personale del Gruppo Fs Italiane, in programma dalle ore 9 alle ore 13. Dallo sciopero è escluso il personale di Trenitalia del Piemonte. Gli effetti sulla circolazione, in termini di cancellazioni, limitazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero.  Trenitalia invita tutti i passeggeri a informarsi sui collegamenti e i servizi attivi, prima di intraprendere il viaggio, attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.

RACCOLTA RIFIUTI – Nell’intera giornata di venerdì 17 novembre, in occasione dello sciopero indetto dalle segreterie nazionali di alcune organizzazioni sindacali dei lavoratori del comparto di igiene ambientale, i servizi legati alla raccolta rifiuti e ai centri di raccolta – informa Iren – potrebbero subire sospensioni o riduzioni. Nelle ore di sciopero saranno comunque garantiti i servizi essenziali e saranno assicurate le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza, nel rispetto degli accordi applicativi della Legge 146/90, così come modificata dalla Legge n. 83/2000 e successive deliberazioni della Commissione di Garanzia che regolamentano l’esercizio del diritto di sciopero. Le attività riprenderanno regolarmente al termine della giornata di sciopero con l’adozione di tutte le misure organizzative necessarie a ripristinare la regolarità dei servizi. Il recupero dei mancati passaggi della raccolta porta a porta avverrà in occasione del successivo passaggio previsto dai calendari.

Sciopero in piazza Cgil e Uil

I MOTIVI DELLO SCIOPERO, LE RICHIESTE – Lavoro – Aumentare stipendi e pensioni; rinnovare i contratti nazionali rafforzando il potere d’acquisto e detassando gli aumenti; abbattere i divari che colpiscono le donne. Giovani – Favorire il lavoro stabile a tempo indeterminato; cancellare la precarietà; introdurre una pensione contributiva di garanzia; garantire il diritto allo studio attraverso investimenti per servizi, alloggi e borse di studio. Fisco – Combattere l’evasione fiscale: basta sanatorie, basta condoni e basta premiare settori economici che presentano una propensione all’evasione fino al 70%; indicizzazione automatica all’inflazione delle detrazioni da lavoro e da pensione; promuovere un fisco progressivo: no alla Flat tax; riportare all’interno della base imponibile Irpef tutti i redditi oggi esclusi e tassati separatamente con aliquote più basse; tassare gli extraprofitti e le grandi ricchezze. Stato sociale – Difendere e rilanciare il servizio sanitario nazionale anche aumentando i livelli salariali; approvare un piano straordinario di assunzioni nella sanità e in tutti i settori pubblici e della conoscenza; finanziare le leggi su non autosufficienza e disabilità; aumentare le risorse per il trasporto pubblico locale; rifinanziare il fondo sostegno agli affitti. Pensioni – Approvare una vera riforma delle pensioni, che superi la legge Monti-Fornero; garantire la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni in essere. Salute e sicurezza – Investire su salute e sicurezza: basta morti sul lavoro. Politiche per l’accoglienza – Abbandonare la politica securitaria a partire dalla cancellazione della legge Bossi-Fini e di tutti i recenti provvedimenti in materia di immigrazione e definire nuove politiche di accoglienza e integrazione dei cittadini migranti. Politiche industriali – Serve una nuova strategia e un nuovo intervento pubblico per affrontare le crisi vecchie e nuove, puntare sulla transizione ambientale ed energetica, riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo governando i processi di digitalizzazione, difendere e incrementare la qualità e la quantità dell’occupazione a partire dal Mezzogiorno.

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