Fra vent’anni 2mila bambini in meno a Piacenza, nelle scuole superiori calo del 6 per cento

Nel 2042 Piacenza avrà 59mila 245 studenti, sommando le scuole di ogni ordine e grado e l’università, con un calo di 2mila 104 (-3,4%) rispetto al primo gennaio 2022, quando all’appello rispondevano 61mila 349 giovani e giovanissimi. Questo è lo scenario più probabile tracciato dalla Provincia di Piacenza nel report previsionale sulla popolazione, seguendo il trend di crescita anagrafica del periodo pre-Covid. Nel caso in cui si arrestassero le migrazioni sia in ingresso e in uscita ci attenderebbe uno scenario da incubo: Piacenza perderebbe addirittura 17mila 408 giovani in età scolare e universitaria, pari a un calo del 28,4%.

PIACENZA TRA 20 ANNI – Restando nell’ambito dello scenario più plausibile, quello di riferimento, e osservando le diverse componenti della popolazione, nel 2042 i bambini e i giovani di età compresa tra zero e 14 anni saranno circa 2mila in meno (-5,1%, 33.355), e inoltre si ridurranno di quasi un migliaio le donne in età feconda (15-49 anni, 53.360). Il ciclo della scuola dell’infanzia (0-5 anni) farà riferimento a un bacino potenziale sostanzialmente stabile (+0,7%, 12.687), al contrario della scuola elementare (6-10 anni, -7,3%, 11.346) e della scuola media (11-13 anni, -9,8%, 6.969), che saranno in contrazione. Anche la popolazione riferibile al ciclo delle scuole superiori (14-18 anni) subirà complessivamente una riduzione (-5,9%, arrivando a 12.003 unità e con una flessione pari a circa 750 ragazzi), ma aumenterà nell’ambito scolastico di Piacenza Ovest Val Trebbia-Val Tidone (comprendente il capoluogo, +1,9%, +153 persone) mentre calerà nell’ambito Piacenza Est Val Nure-Val d’Arda (-19,0%, -900 persone).

SENZA GLI IMMIGRATI – Nell’ipotesi dello scenario senza migrazioni la riduzione complessiva sarebbe ovviamente più pesante, -30% rispetto ai livelli attuali, pari a circa 3.800 ragazzi in meno, di cui 2.000 nell’ambito Piacenza Ovest e 1.800 nell’ambito Piacenza Est. La popolazione di 19-24 anni riferibile a chi frequenta l’Università risulterà invece in leggero aumento (+1,3%), 16.240 persone, ma potrebbe anche qui ridursi di molto (a poco più di 12mila, -24,1%) nel caso dello scenario senza migrazioni.

In uno scenario ad alta immigrazione nel 2042 Piacenza avrebbe 63.766 studenti, 2.417 in più rispetto a oggi, con un aumento del 3,9%. A calare in ogni caso è la fascia 11-13 anni, ossia i ragazzi e le ragazze in età da scuola media (secondaria di primo grado): nello scenario di riferimento si perderebbero 757 unità (-9,8%), in quello senza migrazioni il calo sarebbe di 2.604 studenti (-33,7%), nell’ultimo ad alta immigrazione il numero scenderebbe comunque di 244 unità, con un calo del 3,2%.

Previsione al 2042 della popolazione residente in provincia di Piacenza
Previsione al 2042 della popolazione residente in provincia di Piacenza. Fonte: elaborazioni Ufficio Statistica Provincia di Piacenza su dati Servizio Statistica Regione Emilia-Romagna.

LO SCENARIO DI RIFERIMENTO – Nell’ipotesi che lo shock congiunturale provocato dalla pandemia da Covid-19 nel periodo 2020-2022 non abbia effetti a lungo termine e quindi non sia opportuno inserirlo nella proiezione, per cui la sopravvivenza media della popolazione regionale è stata mantenuta costante alla media del periodo pre-covid, più precisamente del quinquennio 2015-2019. Lo stesso ragionamento è stato effettuato per i movimenti migratori, per i quali si è ipotizzata la costanza alla media 2015-2019 dei livelli di ingressi da fuori regione (dall’estero e da altre regioni italiane) e degli scambi interni alla regione; analogamente, sono stati mantenuti costanti alla media 2015-2019 i tassi di emigratorietà per età e sesso sia per i movimenti in uscita dal territorio regionale sia per i movimenti interni al territorio regionale. Per quanto riguarda invece i tassi specifici di fecondità per età della madre, sintetizzati attraverso il numero medio di figli per donna, la costanza è stata ipotizzata rispetto alla media 2019-2021 in virtù del fatto che le analisi effettuate hanno evidenziato uno scarso impatto della pandemia e piuttosto una prosecuzione della dinamica di diminuzione in corso già dal 2010.

LO SCENARIO SENZA MIGRAZIONI – Vede – in via ipotetica, ma utile a prefigurare la situazione peggiore – la totale assenza di movimenti migratori sia in entrata sia in uscita nell’arco temporale di proiezione.

LO SCENARIO AD ALTA IMMIGRAZIONE – Fermi restanti tutti gli altri parametri, compresi i tassi di emigrazione, si ipotizza che i livelli di immigrazione dall’estero e dalle altre regioni italiane aumentino gradualmente nel periodo 2022-2041 per raggiungere a fine periodo i livelli sperimentati nel biennio 2007-2008.

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