Gli spiriti della seconda “Spoon River” rivivono in San Savino

I defunti più celebri della letteratura americana si sono trovati davvero a loro agio nell’atmosfera raccolta e romanica della bellissima basilica di San Savino. Per questo, la presentazione del libro della debuttante casa editrice piacentina Low, “La nuova Spoon River”, ha avuto la sua cornice ideale, dove il curatore del volume, Alberto Cristofori in dialogo con Gabriele Dadati, è riuscito a restituire il soffio vitale portato da ciascuno degli epitaffi recitati.

L’appuntamento, nell’ambito del Festival della Nebbia, ha attratto un pubblico interessato all’accurata ricostruzione operata da Cristofori della figura di Edgar Lee Masters e del contesto storico e letterario che ha fatto da sfondo alla sua opera immortale, l’Antologia di Spoon River. Nel libro edito da Low trova infatti spazio una scelta dei componimenti posteriori alla prima raccolta, meno noti ma altrettanto intrisi dello spirito del tempo e rivelatori di storie individuali degne di essere raccontate. A portare il suo saluto in avvio, l’assessore comunale alla Cultura Christian Fiazza, che ha rimarcato: “Il Festival della Nebbia è talmente identificativo del nostro territorio che ha suscitato grande curiosità, è stato costruito da una rete di realtà e funziona sia per la proposta culturale di qualità, che per la passione di chi lo sta realizzando. Sono felice di essere presente a una iniziativa che è anche il battesimo di Low, la nuova casa editrice piacentina”.

Dadati ha presentato Alberto Cristofori ricordando la sua recente uscita editoriale come curatore di una nuova e ricca edizione dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, “autore molto amato e molto letto in Italia”. “Durante quel lavoro c’è stata la possibilità di riscoprire – ha spiegato – che Lee Masters ha scritto anche una seconda puntata dell’antologia, rimasta sostanzialmente sconosciuta in Italia. Allora come Low, la nuova casa editrice nazionale nata a Piacenza, abbiamo voluto mettere fra i primi titoli proprio questo secondo capitolo poco noto dell’Antologia”. Cristofori ha tratteggiato la figura di Edgar Lee Masters, che “vive a cavallo tra Otto e Novecento vicino a Chigaco col mestiere di avvocato mentre la letteratura resta un hobby”. “Poi, intorno ai 40 anni, rimane colpito dagli epigrammi classici e da lì trae ispirazione per scrivere l’Antologia. La pubblica e, a fronte dello straordinario seguito di pubblico, decide di lasciare la professione di avvocato per vivere di scrittura, ma nessun altro libro avrà lo stesso successo. Anzi morirà in misera e piuttosto dimenticato. La nuova Spoon River nasce sulla necessità di tornare sui luoghi del primo libro per proseguire una riflessione sociale ma non solo”.

“Masters è un autore difficilmente collocabile – ha sottolineato Cristofori – nella tradizione letteraria e poetica del suo tempo, vive in un’epoca di giganti della letteratura americana e lui è un dilettante. La seconda antologia, rispetto al mondo dove è nata la prima raccolta, fa i conti con i grandi cambiamenti intervenuti dopo la prima guerra mondiale in America, con la modernizzazione industriale, con la prima motorizzazione, con la crescita della città e dell’urbanizzazione che vince sulla campagna”. “Nella seconda Spoon River – ha aggiunto – viene data voce a molti soldati del primo conflitto mondiale, con l’idea che la guerra vada smascherata nella sue ragioni nascoste. Masters sostanzialmente vede un’America che ha tradito i suoi valori”. Al termine dell’incontro è stato possibile scendere nella splendida cripta di San Savino con la visita guidata a cura di Cooltour.