La racchetta di Jannik Sinner all’asta per Arturo, affetto dalla sindrome di Gillespie

Campione sul campo e fuori. Jannik Sinner, fresco finalista delle Atp Finals e vincitore, insieme alla squadra italiana, della Coppa Davis, donerà la sua racchetta a favore di Arturo Ferri, un bambino di 5 anni di Piacenza affetto dalla rarissima sindrome di Gillespie. Tutto è partito da don Angelo Nigro, parroco di Ghiffa, paese sulla sponda ovest del Lago Maggiore, nel verbanese, in cui risiedono i nonni di Arturo. Il sacerdote ha spiegato la situazione a Daniele Piovera, presidente dell’associazione Kenzio Bellotti di Omegna, che già in passato aveva avuto contatti con Sinner e col suo manager Alex Vittur per un’altra iniziativa benefica, raccogliendo fondi per il piccolo Eitan, sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. La rete di contatti ha fatto sì che, al rientro da Malaga, il campione italiano di tennis farà avere la racchetta all’associazione che in pochi giorni organizzerà l’asta.

La sindrome di Gillespie è la “perfetta imperfezione” di Arturo, come la definisce sua madre Donata Delfanti. Solo trenta bambini al mondo sono affetti da questa patologia, che impedisce di parlare, camminare, mantenere l’equilibrio e vedere correttamente. Al momento non esiste una cura, l’unica cosa che si può fare è un percorso molto costoso costituito da logopedia e fisioterapia. Per questo motivo la famiglia ha aperto una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme, alla quale si sono unite anche altre realtà del territorio. Una di queste è il Napoli Club Piacenza Partenopea, che ha istituito tre “salvadanai” presso i due bar “Di Nardo” (via Lanza e strada Valnure) e il negozio “La vera mozzarella di bufala” in via Pennazzi. Finora, per Arturo sono stati raccolti poco più di 29mila euro, una cifra importante ma ancora lontana dal target di 100mila euro individuato dalla famiglia.

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