L’audacia della chiesa negli anni ’70-’80: Piacenza ricorda il vescovo Manfredini

A quarant’anni dalla morte di monsignor Enrico Manfredini, la diocesi di Piacenza-Bobbio e il settimanale Il Nuovo Giornale propongono tre appuntamenti per ricordare il Vescovo che ha guidato la Chiesa piacentina dal 1969 al 1983, quando poi divenne arcivescovo di Bologna. Lunedì 4 dicembre, alle ore 21, nel salone della parrocchia di San Giuseppe Operaio (in viale Martiri della Resistenza, 19 a Piacenza), si terrà l’incontro “Una Chiesa a servizio dell’uomo”: dopo il saluto del vescovo Adriano Cevolotto, interverrà monsignor Giuseppe Busani, ordinato sacerdote da mons. Manfredini nel 1979, sul tema “La visione ecclesiale di Manfredini”; con lui prenderà la parola il professor Mauro Monti (“I laici nel cuore di Manfredini”). Modererà la serata Silvia Manzi. Nel corso dell’incontro verranno proiettati, grazie alla collaborazione di Gianni Cravedi, anche alcuni brevi video con le parole di monsignor Manfredini; le immagini vennero prodotte da Prospero Cravedi e Maria Vittoria Gazzola negli anni Ottanta. Sabato 16 dicembre, alle ore 11, nella Cattedrale di Bologna avrà luogo la messa presieduta dal cardinal Matteo Maria Zuppi e concelebrata dal vescovo monsignor Adriano Cevolotto e dal vescovo emerito monsignor Gianni Ambrosio. L’Ufficio diocesano Pellegrinaggi predispone un pullman per chi desidera partecipare (tel. 0523.308335 – ufficiopellegrinaggi@curia.pc.it). Domenica 17 dicembre, alle ore 18.30, le celebrazioni torneranno nella nostra città con la messa presieduta dal vescovo Adriano Cevolotto in Cattedrale di Piacenza. Insieme al vescovo Manfredini, si ricorderanno tutti i Vescovi defunti.

Ricordare monsignor Manfredini – spiegano gli organizzatori – non significa solo ripensare al passato ma fare memoria del cammino vissuto in quegli anni dalla Chiesa piacentina perché anche oggi, con la stessa audacia, in tempi molto diversi da allora, si possa guardare al presente e al futuro con coraggio. All’opera di monsignor Manfredini e dei sacerdoti, religiosi e laici che collaborarono con lui si devono numerose opere, molte delle quali tuttora attive: dall’attenzione al mondo della fragilità (Caritas, associazione La Ricerca, Il Germoglio, La Gemma, associazione As.so.fa e cooperativa Assofa) all’orizzonte missionario, culturale ed ecclesiale (Africa Mission, Libreria Berti, Scuola di teologia per laici, il sostegno alle missioni in Brasile, Consulta dei gruppi giovanili). Monsignor Manfredini, con piglio lombardo, seppe scuotere una realtà ricca di germogli e iniziative facendo crescere ciò che sapeva dare una risposta alle situazioni di bisogno che man mano emergevano; il suo progetto, nella linea di Giovanni Paolo II, era una Chiesa a servizio dell’uomo. A Bologna, inoltre, dal 4 al 16 dicembre sarà visitabile in Cattedrale la mostra curata dal Centro culturale “Enrico Manfredini” dal titolo “«Per cui questo mondo diventa diverso». L’amicizia con Cristo: Enrico Manfredini Vescovo di Bologna”. Sono previste anche visite guidate: sabato 9 dicembre (15-16.20); domenica 10 dicembre (15-16.20); sabato 16 dicembre (10.20-10.50; 15-16.20). Prenotazioni: centromanfredini@gmail.com. Dal mese di gennaio partirà un tour della mostra nelle parrocchie bolognesi.

Le tappe della vita di monsignor Manfredini

20 gennaio 1922 – Nasce a Suzzara di Mantova, primo di sei figli. Nel 1930 la famiglia si trasferisce a Milano. Nel 1934 entra nel Seminario arcivescovile a Venegono dove compie pure gli studi teologici presso la Pontificia Facoltà Teologica.

26 maggio 1945 – È ordinato sacerdote dal card. Alfredo Ildefonso Schuster, ora beato. S’iscrive alla Facoltà di lettere e filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano e nel 1951 si laurea in filosofia con una tesi su John Henry Newman. Fino al 1950 svolge il ministero sacerdotale come viceparroco a Monza e poi a Lambrate. Dal 1950 al 1956 insegna filosofia nei collegi dell’arcidiocesi milanese. Dal 1956 al 1958 è nominato assistente diocesano dell’Unione Uomini di Azione Cattolica e dal 1958 al 1963 delegato arcivescovile di Azione Cattolica.

giugno 1963 – È nominato prevosto della basilica di S. Vittore a Varese. In tale veste viene scelto da papa Paolo VI come parroco uditore al Concilio Vaticano II.

4 ottobre 1969 – È nominato vescovo di Piacenza.

4 novembre 1969 – Nel Palazzetto dello Sport di Varese viene ordinato vescovo dal card. Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano.

8 dicembre 1969 – Ingresso nella diocesi di Piacenza. Dal 1973 al 1975 è segretario e dal 1982 presidente della Commissione episcopale della CEI per la famiglia. Dal 1975 al 1978 è presidente del Comitato episcopale per l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

18 luglio 1982 – Diviene presidente di “Cooperazione e Sviluppo”, l’Istituto per lo sviluppo e la cooperazione internazionale per realizzare piani di intervento ed aiuto a favore delle nazioni del Terzo Mondo.

18 marzo 1983 – Viene nominato arcivescovo di Bologna.

30 aprile 1983 – Ingresso solenne in Bologna.

29 giugno 1983 – Nel corso di una solenne celebrazione svoltasi sul sagrato della Basilica Vaticana, Giovanni Paolo II gli impone, in quanto vescovo metropolita, il Pallio.

18 ottobre 1983 – Presiede il pellegrinaggio degli studenti delle scuole medie superiori al Santuario di S. Luca.

28-30 ottobre 1983 – Guida il pellegrinaggio diocesano a Roma per l’Anno Santo.

14 dicembre 1983 – Celebra la messa in S. Petronio per l’inizio dell’Anno Accademico dell’Università.

16 dicembre 1983 – Nelle prime ore del giorno, per arresto cardiaco, termina il suo pellegrinaggio terreno. Il giorno 19 gli sono tributate solenni onoranze funebri.