“Piacenza e l’ombra di Cesare”, tra mito e tracce storiche incontro alla Galleria Alberoni

Sabato prossimo 25 novembre, alle ore 16, va in scena alla Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni un interessante e intenso pomeriggio culturale intitolato Piacenza e l’ombra di Cesare. Il padre dell’Impero nell’antica Placentia romana: mito e tracce storiche. L’evento speciale è promosso e organizzato da Associazione Culturale Archistorica e da Opera Pia Alberoni con un programma costituito da tre momenti: la proiezione di un documentario, una conferenza e una visita guidata agli arazzi alberoniani. Partecipazione con ingresso simbolico a 3 euro. È richiesta la prenotazione: archistorica@gmail.com – 3319661615.-

Dall’antica Placentia agli arazzi alberoniani – Il programma, piuttosto ricco, offrirà ai partecipanti un’interessante trilogia di interventi. In primo luogo, sarà proposta la visione del nuovo e inedito documentario dedicato alla storia di piazza Cavalli e di Palazzo Gotico, realizzato per la regia di Gianluigi Ruzzenenti e Silvano Tinelli, con la conduzione storica dell’architetto Manrico Bissi. Il documentario si aprirà con un ampio capitolo dedicato alle scoperte archeologiche avvenute nel sottosuolo di piazza Cavalli, dal secolo XIII fino al 1934, anno in cui fu ritrovata la cosiddetta Nike di Kleomene: eccezionale statua romana, firmata dall’ateniese Kleomene, che apre preziosi spiragli sui rapporti politici intercorsi tra l’antica Placentia e l’entourage cesariano e augusteo nella Roma della tarda età repubblicana. A seguire, l’architetto Manrico Bissi terrà una conferenza incentrata sulle tracce storiche che ancora oggi raccontano i legami tra Giulio Cesare e la nostra città: dalle sue nozze con la semi-piacentina Calpurnia alle clientele politico-militari che il conquistatore della Gallia seppe creare a proprio vantaggio nel territorio piacentino dell’epoca. Infine, l’architetto Bissi condurrà i partecipanti nella visita dei pregevolissimi arazzi del cardinale Giulio Alberoni, prestando particolare attenzione agli elementi che raccontano il mito epico di Enea e Didone, ispirati all’Eneide di Virgilio, nella quale si esalta la genealogia divina di Cesare, di Augusto e della gens Giulio Claudia.

Gli arazzi alberoniani della serie di Enea e Didone, sono stati tessuti dall’arazziere Michel Wauters di Anversa, intorno al 1670 su cartoni di Giovan Francesco Romanelli, il maggiore allievo di Pietro da Cortona. Un’occasione assolutamente da non perdere per approfondire l’antica storia romana della nostra città in un itinerario che condurrà fino agli arazzi alberoniani del Seicento che narrano, per trame e orditi, l’incontro di Didone ed Enea fino alla partenza di quest’ultimo.

La mostra “Impronta di pace” – Domenica 26 novembre, dalle ore 15.30 alle ore 18, sarà l’ultimo giorno di apertura della mostra Impronta di pace che presenta l’opera realizzata con frammenti di Pietra di Gerusalemme, pietra tipica della città sacra a Ebraismo, Cristianesimo e Islam, dall’artista Ugo Locatelli (Bruxelles, 1940). L’allestimento è completato da suggestive fotografie, scattate da Carlo Francou, Monica Veneziani e Luigi Carugati, che riprendono luoghi significativi di Gerusalemme, a testimonianza del difficile tempo presente abitato dal conflitto e da tentativi di riconciliazione e di pace.

Domenica 26 novembre 2023
Impronta di pace. La terrà ci precede e ci è stata data
Un’opera di Ugo Locatelli
Ultima domenica di visita – Ingresso gratuito

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