Sciopero 17 novembre per scuola, logistica e trasporti. Treni coinvolti dalle 9 alle 13

Durerà solo quattro ore la protesta nel settore dei trasporti, dopo la precettazione firmata dal ministro Matteo Salvini. Lo sciopero proclamato dai sindacati Cgil e Uil per la giornata di venerdì 17 novembre durerà otto ore per i comparti scuola e conoscenza, logistica e pubblica amministrazione. Il provvedimento del governo è arrivato dopo la polemica aperta dal parere del garante nazionale degli scioperi, che ha provocato dure reazioni da parte dei segretari generali nazionali di Cgil e Uil Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, che però dichiarano di accettare il dimezzamento di orario. “Tuteliamo i lavoratori”, ha detto il leader della Uil, che altrimenti andrebbero incontro a “sanzioni economiche e penali”. La violazione della precettazione, infatti, prevede multe fino a 50mila euro per le sigle sindacali (fino 100mila se inflitte dai garanti) e fino a mille euro per ciascun lavoratore “ribelle”. Gli altri settori sciopereranno il venerdì successivo, 24 novembre. “Adesso basta” è lo slogan scelto dai rappresentanti dei lavoratori, per “cambiare di segno alla manovra e alla politiche del governo”. A Piacenza, le segreterie confederali di Cgil, con Ivo Bussacchini, e Uil, con Francesco Bighi, hanno definito le prime modalità organizzative.

A PIACENZA CORTEO E FLASHMOB SOTTO PREFETTURA – Il programma prevede il concentramento degli scioperanti alle ore 9-9.30 in piazza Cavalli, lato palazzo Gotico-palazzo Mercanti, dove prenderanno la parola lavoratrici e lavoratori. Intorno alle 11, verrà formato un corteo che si dirigerà verso piazza Tempio, sotto le finestre della Prefettura con una delegazione che consegnerà al prefetto le rivendicazioni della piazza piacentina. Sempre in piazza Tempio, per chiedere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e in tutti gli altri teatri di guerra, verrà organizzato un flashmob per la pace. “Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani scendiamo in sciopero – si legge in una nota stampa -. Vogliamo un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile, ma necessaria e urgente”.

Francesco Bighi, segretario Uil Piacenza, spiega i motivi della mobilitazione. “Abbiamo letto il documento di economia e finanza – dice parlando anche a nome di Ivo Bussacchini (Cgil) – e ci sono diverse cose che non vanno bene: diminuiti i finanziamenti alla sanità, alla scuola, è stato tagliato il welfare, c’è una riforma fiscale dove vengono cambiate le aliquote. Ma noi sappiamo che sono manovre che hanno poco respiro, anche se ci sarà qualcuno che risparmia sei o sette euro l’anno per poi ritrovarsi a pagare i servizi che deve usare. Lo slogan ‘Adesso basta’ significa che con questa iniziativa che si svolgerà il 17 e il 24 novembre Cgil e Uil intendono dare una risposta a questo governo, partito con la parola d’ordine ‘Siamo pronti’, ma non siamo pronti, anche perché i conti non tornano. C’è un abbassamento del livello di welfare, sicurezza, non si parla di lavoro per i giovani, lavoro precario e assistenza agli anziani. Anzi, hanno addirittura tagliato i fondi per gli asili. Noi diciamo basta e attendiamo le risposte. Sono problemi che abbiamo sottoposto anche ad altri governi, non ricevendo le risposte che ci aspettavamo. Ci auguriamo che non solo i lavoratori coinvolti nello sciopero, ma la cittadinanza tutta si renda conto che questo è un grosso problema che colpisce tutti: donne, uomini, giovani, anziani e in modo particolare le persone fragili e deboli. È una destra che si definisce sociale, ma che sociale non è affatto. Abbiamo un ministro che ha detto che i poveri mangiano meglio e, per farli mangiare ancora meglio, li fa diventare ancora più poveri”.

LE RICHIESTE – Lavoro – Aumentare stipendi e pensioni; rinnovare i contratti nazionali rafforzando il potere d’acquisto e detassando gli aumenti; abbattere i divari che colpiscono le donne. Giovani – Favorire il lavoro stabile a tempo indeterminato; cancellare la precarietà; introdurre una pensione contributiva di garanzia; garantire il diritto allo studio attraverso investimenti per servizi, alloggi e borse di studio. Fisco – Combattere l’evasione fiscale: basta sanatorie, basta condoni e basta premiare settori economici che presentano una propensione all’evasione fino al 70%; indicizzazione automatica all’inflazione delle detrazioni da lavoro e da pensione; promuovere un fisco progressivo: no alla Flat tax; riportare all’interno della base imponibile Irpef tutti i redditi oggi esclusi e tassati separatamente con aliquote più basse; tassare gli extraprofitti e le grandi ricchezze. Stato sociale – Difendere e rilanciare il servizio sanitario nazionale anche aumentando i livelli salariali; approvare un piano straordinario di assunzioni nella sanità e in tutti i settori pubblici e della conoscenza; finanziare le leggi su non autosufficienza e disabilità; aumentare le risorse per il trasporto pubblico locale; rifinanziare il fondo sostegno agli affitti. Pensioni – Approvare una vera riforma delle pensioni, che superi la legge Monti-Fornero; garantire la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni in essere. Salute e sicurezza – Investire su salute e sicurezza: basta morti sul lavoro. Politiche per l’accoglienza – Abbandonare la politica securitaria a partire dalla cancellazione della legge Bossi-Fini e di tutti i recenti provvedimenti in materia di immigrazione e definire nuove politiche di accoglienza e integrazione dei cittadini migranti. Politiche industriali – Serve una nuova strategia e un nuovo intervento pubblico per affrontare le crisi vecchie e nuove, puntare sulla transizione ambientale ed energetica, riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo governando i processi di digitalizzazione, difendere e incrementare la qualità e la quantità dell’occupazione a partire dal Mezzogiorno.

LA NOTA DI IREN – Nell’intera giornata di venerdì 17 novembre, in occasione dello sciopero indetto dalle segreterie nazionali di alcune organizzazioni sindacali dei lavoratori del comparto di igiene ambientale, i servizi legati alla raccolta rifiuti e ai centri di raccolta potrebbero subire sospensioni o riduzioni. Nelle ore di sciopero saranno comunque garantiti i servizi essenziali e saranno assicurate le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza, nel rispetto degli accordi applicativi della Legge 146/90, così come modificata dalla Legge n. 83/2000 e successive deliberazioni della Commissione di Garanzia che regolamentano l’esercizio del diritto di sciopero. Le attività riprenderanno regolarmente al termine della giornata di sciopero con l’adozione di tutte le misure organizzative necessarie a ripristinare la regolarità dei servizi. Il recupero dei mancati passaggi della raccolta porta a porta avverrà in occasione del successivo passaggio previsto dai calendari.

LA NOTA DELL’AUSL – L’Azienda sanitaria locale di Piacenza comunica che il 17 novembre assicurerà i servizi minimi essenziali nel rispetto della normativa vigente.

LA NOTA DI TRENITALIA – Possibili ripercussioni, seppur lievi, su Frecce, Intercity e Regionali di Trenitalia e Trenitalia Tper, in occasione dello sciopero nazionale del personale del Gruppo Fs Italiane, proclamato dalle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali Filt-Cgil e Uiltrasporti in adesione ad uno sciopero delle rispettive Confederazioni, in programma dalle ore 9 alle ore 13 di venerdì 17 novembre 2023. Dallo sciopero è escluso il personale di Trenitalia del Piemonte. Gli effetti sulla circolazione, in termini di cancellazioni, limitazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero.  Trenitalia invita tutti i passeggeri a informarsi sui collegamenti e i servizi attivi, prima di intraprendere il viaggio, attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.

LA NOTA DI SETA – La società che gestisce il trasporto pubblico su gomma a Piacenza informa che l’adesione allo sciopero generale nazionale del 17 novembre, ridotto a quattro ore – dalle ore 9 alle 13 – nel rispetto delle fasce di garanzia, da parte del personale Seta potrebbe dar luogo a disagi, pregiudicando la regolarità del servizio di trasporto pubblico con modalità differenti a seconda del bacino provinciale di riferimento. In particolare, nel servizio urbano possibili astensioni dalle 10 alle 12, nell’extraurbano dalle 9 alle 12.

Il servizio riprenderà regolarmente con le corse che inizieranno dopo il termine delle eventuali astensioni dal lavoro. Le corse garantite anche in caso di sciopero sono indicate nelle tabelle orarie presenti alle fermate e pubblicate nella sezione “Linee” del sito internet www.setaweb.it. Informazioni in tempo reale sugli orari di passaggio dei bus sono disponibili direttamente sul proprio smartphone/tablet scaricando l’applicazione gratuita “Seta”, disponibile negli store online delle piattaforme Apple e Android. Il servizio è accessibile anche attraverso la sezione “Quanto manca?” del sito internet di Seta. Per ogni ulteriore informazione gli utenti possono contattare Seta al numero telefonico 840 000 216 oppure via WhatsApp al numero 334 2194058.