“Quanto sta avvenendo in Medioriente tra Israele e Palestina, ma anche in Ucraina e in numerose altre parti del mondo, ci preoccupa, le conseguenze del terrorismo e delle guerre sono spaventose”. Lo sostengono i coordinatori del Movimento cooperazione educativa Roberto Lovattini e Lanfranco Genito. “I media semplificano le questioni, impoveriscono concetti e diffondono lessico improprio, – prosegue la nota – inducendo polarizzazioni e dando risonanza alla propaganda di guerra delle parti in conflitto. Ci sentiamo smarriti e impotenti, ma nel nostro ruolo di educatori ed operatori della scuola è fondamentale continuare quotidianamente ad impegnarci a scuola e nella società affinché progrediscano idee e pratiche di Pace e Nonviolenza, anche per i nostri alunni, persone del domani, con l’auspicio che costruiranno un mondo più giusto. Sta a noi educatori ed educatrici formare ed educare ai valori costituzionali di democratica e pacifica convivenza dei popoli, di giustizia e libertà, di gestione attiva e non violenta del conflitto”.
Per questo il MCE promuove per il secondo anno il Progetto Diritto alla Pace per l’Infanzia e l’Adolescenza, un percorso formativo di educazione alla Pace e alla Nonviolenza che proseguirà per tutto l’anno scolastico, condiviso anche dalla FIMEM, la rete internazionale degli oltre 30 movimenti di pedagogia popolare nei vari continenti”. Il Progetto verrà presentato nel webinar del 20 novembre al quale invitiamo a partecipare insegnanti, educatori, educatrici, formatori e chiunque sia interessato all’argomento. Contemporaneamente nei paesi in cui sono presenti i movimenti aderenti alla FIMEM, si svolgeranno analoghe iniziative; non siamo soli. Per iscriversi al webinar inviare richiesta a educationpaix@mce-fimem.it.
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