Al posto del deposito del gas, le case e un parco: come diventerà l’ex Camuzzi

Un vuoto in mezzo alla città, finora occupato da un’area industriale dismessa e abbandonata, che potrà diventare una cerniera tra la periferia e il resto del tessuto urbano. Lo hanno raccontato così i progettisti, l’intervento urbanistico che mercoledì 13 dicembre arriva al giudizio del consiglio comunale, con l’obiettivo di riqualificare 63mila metri quadrati di superficie compresi tra Corso Europa, via Rigolli, via Goitre e via Bubba. E’ l’ex area industriale denominata “Aid20 – Camuzzi”, dove i proprietari milanesi della Panthom si apprestano a investire 32milioni di euro per ricavarci una nuova porzione di un quartiere lungo un asse strategico di penetrazione come corso Europa, contigua al comparto dove sorgerà il nuovo ospedale alla Madonnina. Secondo l’assessore all’urbanistica Adriana Fantini, che ha illustrato con dovizia di particolari la pratica in commissione territorio, si tratta di un intervento di qualità, rispettoso di molti dei criteri in corso di adozione nel nuovo Pug (piano urbanistico generale). Ma nella maggioranza di centrosinistra non tutti si sono convinti, visto il dissenso espresso con l’astensione da tre consiglieri comunali nel passaggio preliminare dell’altro giorno. Tuttavia in aula al provvedimento non dovrebbero mancare i numeri per passare.

ex Camuzzi corso Europa il piano rendering

L’elemento problematico è la quota di commerciale prevista nel piano (per complessivi 5mila mq, di questi circa 1300 di vendita alimentare e il resto non alimentare) con il nuovo supermercato da insediare tra residenze, terziario e una dotazione di verde significativa. Come si fa a coinvolgere i privati nella riqualificazione urbana se non viene prospettata loro una redditività? E’ stato l’argomento avanzato dall’assessore per giustificare la logica complessiva del piano.

Le foto dall’alto

UN BOSCO “COMPENSATIVO” – Ma nel dettaglio come cambierà l’area ex Camuzzi? Lo possiamo comprendere dalle caratteristiche del progetto e dai rendering inseriti nella presentazione dall’architetto che lo ha firmato, Alessandro Maestri. Dei cinque accordi operativi urbanistici autorizzati dalla giunta comunale nell’arco di quest’anno, quello in discussione è l’unico “salvato” dal Comitato di area vasta che ha imposto alcune prescrizioni, la più importante è una compensazione ambientale aggiuntiva: un bosco da 6400 metri quadrati da realizzare a spese del privato fuori dal comparto, la cui collocazione deve ancora essere stabilita dall’amministrazione comunale.

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I capannoni da demolire

Il progetto ex Camuzzi insiste su un’area industriale dismessa lungo Corso Europa, che porta oggi ancora le tracce del passato, con la presenza di tubazioni sotterranee per lo stoccaggio del metano (vedi le foto aeree), pertanto la loro rimozione e bonifica comporta un’opera vera di rigenerazione urbana. Inoltre verranno smantellati i sei capannoni coperti di cemento e amianto tuttora presenti nell’area per complessivi 9650 i metri cubi. Pur prevedendo una quota consistenti di nuovi edifici, questi si svilupperanno in verticale lasciando il 56,6 per cento della superficie di 63mila euro permeabile. Sono previste opere di urbanizzazione per quasi 3 milioni e 300mila euro, tra cui la realizzazione di una nuova rotatoria lungo corso Europa all’intersezione con via Govoni e una pista ciclabile, inoltre all’interno del comparto residenziale il 20 per cento dell’edilizia sarà di natura sociale agevolata. Tutti i parcheggi saranno interrati e la viabilità interna sarà realizzata con materiali permeabili.

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IL PARCO CON 255 ALBERI – E’ previsto un parco urbano per 16mila e 500 metri quadrati con la presenza di 255 alberi, a fare da filtro con Corso Europa, sorgerà anche un parco giochi inclusivo e una rete di ciclabili interne. All’interno del comparto sono infine previsti edifici ad usi terziari. Gli oneri di urbanizzazione monetizzati dal Comune ammontano a 1,2 milioni. È previsto anche un intervento di sicurezza idraulica al di sotto della superficie commerciale, con la collocazione di vasche di laminazione, mentre per l’irrigazione del verde verrà riutilizzata l’acqua piovana, Nell’ambito delle compensazioni pubbliche è stata stabilita una quota di risorse da destinare al commercio di prossimità per 122mila euro.

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