Bilancio, l’ok arriva poco prima di mezzanotte “Spesa sociale al primo posto”

L’ultimo miglio del bilancio preventivo 2024 è stato percorso poco prima della mezzanotte a Palazzo Mercanti, dopo una lunghissima seduta pomeridiana (iniziata alle 14), la quinta complessiva, dedicata all’esame oltre 200 emendamenti. In realtà una porzione consistente di questi non è stata affrontata in aula dopo la scelta degli esponenti di Alternativa per Piacenza di non prendere parte ai lavori, in dissenso col metodo seguito; anche Luca Zandonella (Lega) assente per motivi personali ha rinunciato alla discussione delle proprie proposte. Molti degli emendamenti della minoranza sono stati inoltre trasformati in ordini del giorno, contestualmente all’accoglimento da parte della giunta, e sono stati votati al termine della discussione: tutti approvati a larga maggioranza, con l’eccezione di quello sul tema delle foibe, sul quale il centrosinistra si è diviso (molti consiglieri Pd si sono schierati contro).

Per la prima volta, da tanto tempo a questa parte, bilancio preventivo e Dup (documento di programmazione) hanno ricevuto il via libera del consiglio comunale (20 a favore, 7 contrari e un astenuto) entro il 31 dicembre, ma – come è stato sottolineato da più esponenti della maggioranza – proprio nella giornata odierna il Governo ha accordato una proroga agli enti locali per l’approvazione al 15 marzo 2024.

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In un clima sostanzialmente collaborativo e senza ostruzionismi si è arrivati al rush finale con le dichiarazioni di voto. Il sindaco Katia Tarasconi nel suo intervento conclusivo ha ringraziato tutta l’aula: “L’approvazione del bilancio di oggi è una cosa buona per la nostra città”. “Questo è il quinto consiglio, oltre alle due commissioni, dedicato alla manovra, crediamo fortemente al tema della riorganizzazione della macchina comunale per dare un servizio migliore. Sulla spesa corrente abbiamo visioni diverse dalle opposizioni, abbiamo cercato di destinare al meglio le risorse, con ben 35 milioni riservati al settore sociale, quasi il 26 per cento della spesa corrente perchè crediamo che il welfare sia fondamentale soprattutto in un momento come questo. Ci sono inoltre 6 milioni di euro per i lavori pubblici, ma ce ne vorrebbero quattro volte tanto per fare tutto quello sarebbe necessario. Non siamo d’accordo invece con la tesi che non fosse necessario aumentare l’Irpef, noi siamo per un Comune che c’è e che dà risposte”.

LE DICHIARAZIONI DEI GRUPPINicola Domeneghetti (Fratelli d’Italia) ha affermato: “Abbiamo presentato 250 emendamenti al bilancio perchè non siamo stati effettivamente coinvolti nella redazione della manovra. Non sono state certo accolte tutte le nostre proposte, ma siamo giunti alla decisione di alleggerire la discussione per le aperture concesse dall’amministrazione su alcuni temi da noi posti, in particolare la disponibilità dell’amministrazione ad istituire una commissione speciale sull’analisi della spesa corrente e i voucher sportivi per le famiglie bisognose. Voteremo comunque contro al bilancio, un no dovuto soprattutto all’esplosione della spesa corrente fuori dal normale”. Luca Dallanegra (civica Tarasconi) ha espresso la soddisfazione per l’operato di un anno di governo, sottolineando i cantieri in arrivo e le nuove assunzioni. “Importante arrivare all’approvazione della manovra nei tempi tecnici corretti” – ha sottolineato. “Sarebbe stato meglio analizzare – ha aggiunto – in maniera qualitativa le proposte di modifica, piuttosto che quella adottata di natura puramente quantitativa”. Patrizia Barbieri (civica centrodestra) ha chiarito il parere negativo sul bilancio, pur sottolineando la fattiva collaborazione nel dibattito. “Sono tante le contraddizioni emerse, in particolare abbiamo dimostrato che non era necessario aumentare l’Irpef, ci sono stati aumenti fiscali ingiustificati per i piacentini”. “Altro aspetto critico riguarda la qualifica del personale e la mole enorme degli incarichi esterni affidati, elementi che fanno dubitare dell’efficacia dell’azione amministrativa”.

Boris Infantino di Piacenza Coraggiosa ha espresso rammarico per l’assenza del gruppo di Alternativa per Piacenza: “Mi auguro che si possa ricucire questo strappo, forse anche per responsabilità della maggioranza”. Gianluca Ceccarelli (Piacenza Oltre) ha sottolineato che “la manovra e il documento di programmazione non sono soltanto un passaggio formale e contabile, ma contengono progetti ambiziosi che perseguono il modello di città che vogliamo. L’augurio è quello di poter trovare per il futuro un metodo condiviso da tutte le forze rappresentate in quest’aula”. Andrea Fossati (Pd) ha definito positivo il bilancio: “Il primo affrontato da questa amministrazione, con tanti investimenti per 70 milioni grazie al Pnrr, e tanti cantieri che interesseranno la città e in particolare il comparto nord, la porta di accesso. Ci sono anche tante risorse per il sociale, perchè dobbiamo salvaguardare le fasce più deboli. L’architettura di questa manovra è partita con grande anticipo e abbiamo cercato di operare al meglio e dialogare con le opposizioni. Ci sono stati scontri pesanti, ma anche dialogo”. Filiberto Putzu (Liberali Piacentini) ha sottolineato l’esigenza di “attenzionare l’aumento della spesa corrente”, annunciando la sua astensione.

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