“Gesù continua a non trovare posto, come accade in tutte le Gaza della Terra” fotogallery

“Il Dio che professiamo Signore del cielo e della terra entra per la porta di Betlemme, una borgata periferica della debolezza, fragilità e vulnerabilità. E a completare il quadro tutt’altro che glorioso, il bambino viene deposto in una mangiatoia perchè non c’era posto nell’alloggio. Anche Giuseppe è stato vittima di questa situazione, un padre che incarna tutti quei padri che ancora oggi sono impotenti e non riescono a garantire adeguate condizioni di vita ai propri figli, si sentono in colpa e allora alla gioia della nascita si mescola la mestizia”. In esordio della sua omelia di Natale il vescovo Adriano Cevolotto dal pulpito della Cattedrale ha ripercorso la nuda cronaca di duemila anni fa. La mancata accoglienza di Maria incinta di Gesù, poi partorito in una mangiatoia.

“Non c’è stato un deliberato rifiuto a Gesù, figlio di Dio, – ha proseguito nella sua omelia il vescovo – semplicemente non si è trovato un posto a una coppia di estranei che era per strada. Ma nell’incarnazione c’è un Dio che non dà preavviso e la cosa inquieta. Perché io sono tra coloro che ancora oggi non riesce a trovare un posto ai tanti che bussano, a quelli che arrivano sempre nei momenti più inopportuni. Inquieta perchè non possiamo sapere quante volte sia passato Cristo e quante occasioni abbiamo perduto per essere illuminati e riscaldati dalla sua luce, non sappiamo le opportunità che non abbiano colto per finire di camminare nel buio che ci avvolge. Inquieta il fatto che ci siamo abituando e rassegnando che continui a non trovare posto, in uno degli ospedali bombardati di Gaza o in tutte le Gaza della terra. Inquieta che Betlemme sia il luogo più diffuso nel mondo, ad ogni latitudine e longitudine”. “Quanto spreco di grazia – ha rimarcato – semplicemente perché non riveste i panni dei nostri criteri. Allo stesso tempo stupisce che Gesù non si arrenda alle nostre porte chiuse, stupisce che si rinnovi il suo nascere a ripetere che non dipende da noi, ma da lui, la possibilità di salvarci. Allora Maria è il sacramento della medesima tenacia di quel Dio che vuole nascere, Maria trasforma lo spazio inospitale in uno spazio umano dove Dio possa trovare posto. Stupisce che siano i più poveri e i meni considerati come i pastori a rendere umano quel ricovero, il volto della prima comunità cristiana, generata nell’accoglienza. E allora dallo stupore scaturisce la gioia, che possiamo abitare la Betlemme giusta. Buon Natale”.

La messa di Natale in Cattedrale col vescovo Adriano

LE MESSE DI NATALE DEL VESCOVO CEVOLOTTO

Lunedì 25 dicembre, Cattedrale ore 11.00
Il Vescovo presiede l’Eucarestia del Giorno di Natale.
Al termine il vescovo impartirà la benedizione papale con annessa indulgenza plenaria.

Lunedì 25 dicembre, Concattedrale (Bobbio) ore 17.30
Il Vescovo presiede i Secondi Vespri e l’Eucarestia del Giorno di Natale.

Al mattino del giorno di Natale alle ore 8.30 monsignor Cevolotto celebra la messa alla Casa circondariale delle Novate. Il giorno 26 dicembre, alle ore 18.30, in Cattedrale la celebrazione eucaristica nella memoria del beato Secondo Pollo sarà presieduta dal vescovo emerito Gianni Ambrosio alla presenza degli Alpini.

Domenica 31 dicembre, Cattedrale ore 18.30
Il Vescovo presiede l’Eucarestia con il canto dell’Inno Te Deum in ringraziamento per l’anno trascorso.

Lunedì 1° gennaio, Cattedrale ore 11.00
Il Vescovo presiede l’Eucarestia nella Solennità di Maria Madre di Dio con il canto dell’Inno Veni Creator all’inizio del nuovo anno civile.

Lunedì 1° gennaio, Concattedrale (Bobbio) ore 17.30
Il Vescovo presiede i Secondi Vespri e l’Eucarestia nella Solennità di Maria Madre di Dio.

Sabato 6 gennaio, Cattedrale ore 11.00
Il Vescovo presiede la “Messa delle Genti” nella Solennità dell’Epifania con l’indizione della Pasqua in varie espressioni linguistiche e la benedizione dei bambini. Sono presenti le comunità dei migranti.

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