Le Rubriche di PiacenzaSera - Le Recensioni CJ

Il Pagellone è un po’ Narcissist. Ecco la migliore musica del 2023

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Il bilancio musicale del 2023 lo traccia per PiacenzaSera.it come da tradizione Giovanni Battista Menzani col suo imprescindibile Pagellone, da scrollare fino in fondo per capire chi ha vinto.

20.
KARA JACKSON – “Why Does the Earth Give Us People to Love?”
YOUTH LAGOON – “Heaven Is a Junkyard”
L’album d’esordio della poetessa e cantautrice KARA JACKSON è un gioiello del migliore folk; “No Fun/Party” indiscutibilmente tra i pezzi dell’anno. “Heaven Is a Junkyard” è la resurrezione artistica di Trevors Porter, aka YOUTH LAGOON. Disco minimale e maliconico come pochi altri, quest’anno.

19.
ONEOTHRIX POINT NEVER – “Again”
Il compositore Daniel Lopatin si conferma una delle più belle realtà della musica elettronica “avanzata”. Per capire, qui collabora con dei guru come Jim o’Rourke e Lee Ranaldo dei SONIC YOUTH.

18.
MANDY, INDIANA – “I’ve Seen a Way”
Dalla periferia di Manchester, un potente noise-rock dall’atmosfera industriale. “I capannoni industriali diventano ammiccanti attraverso il canto di sirena francese, la sua madrelingua, di Valentine Caulfield”, è stato scritto.

17.
FEVER RAY – “Radical romantics”
La risposta svedese a PERFUME GENIUS suona un elettropop radicale e anche sperimentale, al quale si aggiunge un’estetica horror alquanto inquietante. Insomma, non è passato certo inosservato.

16.
UNKNOWN MORTAL ORCHESTRA – “V”
Volgendo lo sguardo altrove, incrociamo questo combo neozelandese che suona una divertente (e leggera) miscela di funky, surf e ritmi caraibici. “Ci stanno”, come si dice oggi.

15.
SPEAKERS CORNER QUARTET – “Further Out Than the Edge”
Debutto per questo gruppo proveniente da Londra Sud. Una musica che sfugge a ogni etrichetta, tra loop elettronici, improvvisazioni jazz e spoken-word. E collaborazioni importanti con TIRZAH, KATE TEMPEST, SAMPHA e MICA LEVI. Mica cotica.

14.
LUCIO CORSI – “La gente che sogna”
BAUSTELLE – “Elvis”
DANIELA PES – “Spira”
BONO/BURATTINI – “Suono da un tempo trasfigirato”
Ovvero quanto di meglio la scena italiana possa attualmente offrire.

13.
BILLY WOODS & KENNY SEGAL – “Maps”
LIL YACHTY – “Let’s Start Here”
Entrambi nati in ambiente hip hop, i due artisti U.S.A. allargano i loro orizzonti ed esplorano nuovi mondi: jazz, folk, elettronica.

12.
GRIAN CHATTEN – “Chaos For the Fly”
THE MURDER CAPITAL – “Gigi’s Recovery”
LANKUM – “Lankum”
Dall’amata Irlanda arrivano almeno tre gemme preziose. Il cantante dei FOUNTAINES D.C. stacca la spina dell’ampli e si scopre cantautore ispirato. I MURDER CAPITAL si insinuano nel fiorente filone post punk di questi anni, con venature dark e testi romantici. I LANKUM, anche loro da Dublin City, suonano invece un progressive-folk irresistibile.

11.
EVERYTHING BUT THE GIRL – “Fuse”
DEPECHE MODE – “Memento Mori”
Gli alfieri della scena britannica degli anni Ottanta sono ancora in pista, e non appaiono per nulla stanchi o demotivati. Un po’ di maniera, certo, ma anche tanto mestiere e tanto talento.

Nella pagina che segue le altre posizioni del Pagellone fino alle number one.

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