In Uganda 500 persone bevono al pozzo intitolato al vescovo Manfredini

Nel villaggio di Nasinyonoit, nel distretto di Nabilatuk, in Uganda si trova un pozzo: sopra c’è scritto il nome di Enrico Manfredini. Al vescovo, che fu insieme a don Vittorione il fondatore di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, il movimento ha dedicato un pozzo che serve una comunità di circa 500 persone. L’idea nasce dal Gruppo Amici di don Vittorione di Varese e arriva in un momento speciale: proprio in questi giorni infatti si è celebrato il 40esimo anniversario della morte di monsignor Manfredini.

africa mission un pozzo per mons. manfredini

“Il pozzo si trova in un distretto a nord est dell’Uganda colpito periodicamente dalla siccità e conseguentemente da carestie, fame e migrazioni – spiega il direttore Carlo Ruspantini – nello specifico la sottocontea di Lolachat, nella quale si trova il pozzo perforato, è quella che ha un accesso all’acqua pari al 33 per cento: di fatto il 67 per cento della popolazione deve percorrere almeno quattro chilometri per raggiungere una fonte d’acqua pulita. Ecco perché il pozzo in memoria di monsignor Manfredini è importante: dà acqua e quindi vita a un villaggio di 480 persone e ricorda nel modo migliore il fondatore del movimento”. Proprio in queste settimane monsignor Manfredini è stato ricordato a Piacenza e a Bologna: alle cerimonie hanno partecipato anche i volontari e gli operatori di Africa Mission. All’ultima, che si è svolta nel Duomo di Piacenza, il vescovo Adriano Cevolotto ha utilizzato la croce pettorale, il pastorale e il calice di monsignor Manfredini. Nello specifico il calice è quello che il Papa Paolo VI regalò al vescovo, su cui si legge la dedica: “A don Enrico Manfredini nel giorno di San Enrico 1963”. Tutti gli oggetti sono conservati da Africa Mission.

La celebrazione in ricordo di monsignor Manfredini in Duomo a Piacenza

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