“Infaticabile operaio del vangelo” I segni di Manfredini nella chiesa di oggi

“Infaticabile operaio del vangelo e della carità” è scritto sulla tomba di monsignor Enrico Manfredini nella cattedrale di Bologna ed è forse la definizione sintetica più vera del pastore scomparso 40 anni fa. La chiesa piacentina porta i segni del suo operato ancora impressi, ne sono convinti i relatori dell’incontro organizzato lunedì 4 dicembre nella chiesa di San Giuseppe Operaio dalla Diocesi e da “Il Nuovo Giornale” per ricordare il vescovo di Piacenza dal 1969 al 1983. “Lui non sopporterebbe una celebrazione, ma qualcosa di vivo per ricordarlo – ha sottolineato uno degli intervenuti, il professor Mauro Monti – e allora anche oggi dobbiamo sentirci protesi verso la realtà e il futuro, restando ancorati a Cristo, come ci ha insegnato il vescovo della mia giovinezza, Manfredini”. Davanti a un folto pubblico, la serata è stata coordinata da Silvia Manzi e aperta dal saluto del vescovo Adriano Cevolotto, che ha ammesso: “La grandezza di Manfredini è nei segni che ha lasciato nella chiesa piacentina, che ho ritrovato dall’inizio del mio ministero, e sto ancora scoprendo. Siamo così partecipi del recupero di una storia e della sua ispirazione, quella intuizione e quel suo modo di porsi”.

40 anni di Manfredini

Monsignor Giuseppe Busani ha ricordato di essere stato ordinato sacerdote da monsignor Manfredini e ha citato l’ultimo intervento del vescovo: “La sua visione di chiesa ha sempre trovato la forza nell’Eucarestia, e la sua capacità di renderla un corpo aperto, dischiuso sul mondo e quindi missionario. La sua chiesa è fondata sulla parola rivelatrice ed efficace, è stato l’uomo che ha portato il Concilio a Piacenza in maniera lucida e lungimirante. Chi lo incontrava non poteva restare neutrale o indifferente, creava un sussulto nell’interlocutore, nel dialogo con lui c’era sempre uno spirito fecondo. L’obiettivo della sua predicazione è stata la conformazione a Cristo, ovvero l’adesione alla figura di Gesù. Anche l’attenzione ai poveri è sempre stata al centro della sua azione, e pensiamo con lui sono nate tante realtà sociali legate alla chiesa, come Assofa, Caritas, Germoglio e Africa Mission”.

40 anni di Manfredini

Il professor Monti ha sottolineato la costante volontà di Manfredini di misurarsi con la realtà: “E’ stato un uomo che ha vissuto in un momento assai complicato e l’audacia della sua chiesa consisteva nel poter incontrare tutti mantenendo molto fortemente un’identità. Non si è mai tirato indietro nel dire chi era e cosa pensava, ma ha curato in modo particolare all’interno della Chiesa, e anche fuori, il valore dell’unità”. “La sintesi del suo operato – ha proseguito – sta in due fatti accaduti nei dieci mesi trascorsi a Bologna come arcivescovo, quando è stato denunciato due volte. La prima dai laicisti perchè aveva chiamato gli studenti a messa a San Luca, e la seconda da un imprenditore perchè aveva detto messa in una fabbrica occupata, questo era Manfredini”. “Io credo che il segno che ha lasciato nella chiesa piacentina – ha aggiunto – sia impresso ancora oggi, almeno per la generazione che ha vissuto in quegli anni, la chiesa è stata plasmata da quello che diceva e da come si comportava. Così fattivo, così laborioso e attento a trovare risposte ai problemi che affrontava, basti pensare alle varie opere caritative che sono nate da lui, perchè ha incontrato delle persone che gli dicevano che non ce la facevano più. Allora lui si metteva lì e trovava la risposta”.

40 anni di Manfredini

La commemorazione di Manfredini proseguirà sabato 16 dicembre, alle ore 11, nella Cattedrale di Bologna avrà luogo la messa presieduta dal cardinal Matteo Maria Zuppi e concelebrata dal vescovo monsignor Adriano Cevolotto e dal vescovo emerito monsignor Gianni Ambrosio. L’Ufficio diocesano Pellegrinaggi predispone un pullman per chi desidera partecipare (tel. 0523.308335 – ufficiopellegrinaggi@curia.pc.it). Domenica 17 dicembre, alle ore 18.30, le celebrazioni torneranno nella nostra città con la messa presieduta dal vescovo Adriano Cevolotto in Cattedrale di Piacenza. Insieme al vescovo Manfredini, si ricorderanno tutti i Vescovi defunti.

40 anni di Manfredini

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.