La protesta della comunità “Don Orione”: “Vogliono spostarci ma non siamo pacchi”

“Senza l’autorizzazione del Comune non possiamo andare avanti con la nostra attività, se la comunità chiude resteranno senza lavoro 6-7 operatori e soprattutto le 15 persone che sono ospitate verranno portate dall’oggi al domani in altre strutture della provincia, non si sa bene dove, interrompendo un’esperienza di vita e di integrazione”. E’ l’allarme che si leva dai lavoratori della cooperativa sociale “Le Nuvole”, che dal 2015 gestisce la comunità residenziale per adulti con fragilità psichiatriche “Don Orione” di Borgonovo Val Tidone. Per questo nella mattinata del 2 dicembre hanno dato vita a una protesta pacifica sotto la Rocca, sede del Comune, con alcuni cartelli con scritto “non siamo pacchi”.

protesta Nuvole Borgonovo
La protesta di sabato mattina

Nell’ultimo incontro con l’amministrazione comunale di venerdì primo dicembre, quest’ultima ha manifestato la volontà di non concedere l’autorizzazione al funzionamento della struttura, a fronte di una serie di carenze in tema di sicurezza antincendio dell’edificio e legate al servizio, emerse nelle settimane passate dopo un’ispezione dei Nas e un sopralluogo dei vigili del fuoco. In particolare, sono stati richiesti adeguamenti urgenti dei sistemi antincendio, con la presenza dei presidi e la cartellonistica, la manutenzione puntuale dell’impianto elettrico e altri interventi strutturali della scala, dell’ascensore sempre in relazione ai rischi di incendio. All’edificio mancherebbe anche una porta di emergenza a norma. “Nel caso non sia concessa l’autorizzazione – sostengono dalla cooperativa – entro lunedì i lavoratori saranno senza impiego e gli utenti trasferiti altrove, anche non si sa ancora in quali residenze”. Da noi interpellata, l’amministrazione comunale di Borgonovo per il momento ha deciso di non rilasciare dichiarazioni pubbliche. Il Comune di Borgonovo ha emesso un’ordinanza datata 2 dicembre che accoglie la richiesta dell’Ausl di Piacenza per una proroga al 20 dicembre del termine per consentire il trasferimento in sicurezza di tutti gli ospiti presenti in altre sedi adeguate. Nel provvedimento si legge che nel frattempo vanno messi subito in atto una serie di adempimenti per rafforzare la sicurezza e la vigilanza sui due piani dove sono dislocati gli alloggi degli ospiti.

protesta Nuvole Borgonovo
L’ingresso della comunità

Le prescrizioni, anche sul personale, evidenziate dalle autorità durante le ispezioni – secondo la cooperativa Le Nuvole – possono essere ottemperate nei prossimi giorni senza chiudere la struttura e arrivare al suo smembramento. La comunità è gestita in convenzione con l’azienda sanitaria locale, che sta cercando una nuova soluzione residenziale per ricollocare tutti i 15 utenti, mentre per i lavoratori in forza alla cooperativa il futuro è quanto mai incerto. Per questo la vicenda è stata seguita da vicino anche dal sindacato, che ha partecipato all’incontro a Borgonovo col sindaco Monica Patelli. “Siamo preoccupati – spiega Alberto Gorra della Cgil – perchè rischiano di pagare le conseguenze di questa situazione le categorie più deboli, ovvero gli utenti e i lavoratori. Crediamo che servano interventi immediati per adeguare la struttura ai canoni di sicurezza come evidenziato dalle verifiche avvenute, al contempo noi auspichiamo che si possa trovare una soluzione ponte senza dover smantellare il servizio e smembrare la comunità. Per questo abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di attivarsi”.

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