I ‘Fasti’ di Elisabetta Farnese tornano a Palazzo: l’anteprima della mostra con Sgarbi fotogallery

Apre al pubblico il 2 dicembre 2023 la mostra “I Fasti di Elisabetta Farnese. Ritratto di una Regina”, organizzata dai Musei Civici di Palazzo Farnese di Piacenza con il supporto del Comune di Piacenza e in collaborazione con la casa editrice Electa. Sarà attiva fino al 7 aprile nella cornice della Cappella Ducale. Nella mattinata del primo dicembre gli spazi di Palazzo Farnese sono stati aperti in anteprima alla stampa per conoscere l’allestimento artistico, alla presenza dell’assessore comunale alla cultura Christian Fiazza e dei curatori. Alle 17 di venerdì all’inaugurazione istituzionale con tutte le autorità e il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi.

Ideata e curata dagli storici dell’arte Antonella Gigli e Antonio Iommelli, l’esposizione ruota intorno a un nucleo di tele, oggi noto con il nome di “Fasti di Elisabetta”, eseguito nella prima metà del Settecento dal pittore di corte Ilario Mercanti detto lo Spolverini (Parma 1657 – Piacenza 1734), allo scopo di documentare le fasi delle nozze per procura di Elisabetta Farnese con Filippo V di Spagna. Per la prima volta, dopo quasi trecento anni dalla loro migrazione a Napoli – città dove Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta Farnese e di Filippo V di Spagna, trasferì i Fasti e gran parte dei tesori artistici appartenuti ai Farnese – sei dipinti, già parte del ciclo, sono esposti a Piacenza, concessi straordinariamente in prestito per quattro mesi dalla Reggia di Caserta e dal Municipio di Parma. Sei importanti prestiti, dunque, che in aggiunta ad altre venti opere – molte delle quali provenienti da collezioni pubbliche e private – consentono al pubblico di ammirare insieme, per la prima volta, i Fasti di Caserta e di Parma, riuniti per tale occasione a quelli già presenti a Piacenza dal 1928. Un ambizioso progetto che permette inoltre di far comprendere la grandezza e la cultura straordinarie di una donna singolare come Elisabetta (Parma 1692 – Madrid 1766), la cui ambizione e intelligenza furono largamente note e apprezzate da tutti i suoi contemporanei, in particolare dal re Filippo V, suo consorte dal 1714.

La mostra, patrocinata dal Ministero della Cultura, dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Parma, è allestita nella Cappella ducale di Palazzo Farnese di Piacenza, un’elegante sede espositiva che ben si integra nella nobile residenza farnesiana, quest’ultima iniziata alla metà del Cinquecento da un’altra grande donna legata alla potente dinastia, Margherita d’Austria, figlia dell’imperatore Carlo V e moglie di Ottavio Farnese. In questa splendida cornice – un connubio perfetto tra funzione liturgica e celebrazione di un fasto aristocratico – in aggiunta a una serie di ritratti, a un disegno e ad alcune incisioni, viene esposto il Ragguaglio delle nozze della Maestà di Filippo Quinto e di Elisabetta Farnese, un resoconto dettagliatissimo, dato alle stampe nel 1717, che illustra e descrive il matrimonio per procura tra Elisabetta e Filippo V, nonché i festeggiamenti a loro tributati dalla corte e il viaggio dell’ultima discendente della famiglia Farnese dal piccolo ducato di Parma e Piacenza al grande Regno di Spagna. Tale racconto è, infine, enfatizzato dalle più moderne soluzioni di realtà estesa (videoproiezioni, aule immersive, ologrammi) che, attraverso la ricostruzione di narrative, luoghi e ambienti, aiuta i visitatori a far vivere un’esperienza “aumentata” e ad immergersi nei diversi contesti. La mostra è inoltre accompagnata da un catalogo edito da Electa.

Anteprima mostra Fasti Farnesiani

LA VICENDA STORICA E ARTISTICA DEI FASTI – Nel 1714 il pittore di corte Ilario Mercanti detto lo Spolverini (1657 – 1734) fu incaricato da Francesco Farnese, duca di Parma e di Piacenza, di seguire tutte le fasi delle nozze per procura di Elisabetta Farnese con Filippo V di Spagna per poterne dare rappresentazioni precise. L’artista, che per tale occasione trasse un numero imprecisato di disegni, dipinse negli anni uno sfarzoso ciclo di tele, noto col nome di “Fasti di Elisabetta” e attualmente diviso tra i Musei civici di Piacenza, il Municipio di Parma e la Reggia di Caserta. Il risultato fu notevole: a differenza, infatti, degli altri Fasti – quelli, ad esempio, detti “di Paolo III” e “di Alessandro Farnese”, commissionati da Ranuccio Il ed eseguiti, tra gli altri, da Giovanni Evangelista Draghi e da Sebastiano Ricci – quelli di Elisabetta non rappresentano eventi legati ad un passato glorioso bensì vicende contemporanee rese con grande realismo e vivacità di particolari, tinte e costumi, un risultato dovuto sicuramente agli appunti grafici eseguiti dal vivo dal pittore. Arduo rimane, però, ancora stabilire se il ciclo eseguito dallo Spolverini contemplasse una o più serie e la loro destinazione finale. La critica, infatti, è tuttora divisa tra chi ipotizza tre distinte serie, commissionate per ornare i palazzi di Parma, Colorno e Piacenza; e chi, optando per due serie, parla soltanto di Parma e Colorno. Ciò che è certo è invece il loro destino: nel 1734, infatti, insieme ad altre opere e a preziosi arredi provenienti dalle diverse residenze farnesiane, le tele, per volere di Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta e di Filippo V, furono incassate e poco dopo inviate a Napoli e qui spostate da un luogo all’altro. Trasferite a Caserta nel 1859, alcune di esse furono infine imballate e spedite in sotto-consegna, parte a Parma e parte a Piacenza, dove giunsero nel 1928.

INFO TECNICHE SULLA MOSTRA – La mostra sarà visitabile con apposito biglietto, dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, il sabato e la domenica in via continuativa dalle 10 alle 18. Già previsti gli orari straordinari in occasione delle festività: dalle 10 alle 18 venerdì 8 e martedì 26 dicembre; dalle 10 alle 13 domenica 24 e 31 dicembre; dalle 15 alle 18 lunedì 1° gennaio. Tutti i dettagli riguardanti l’ingresso alla mostra e le tariffe – con relative agevolazioni – sono consultabili sul sito www.palazzofarnese.piacenza.it. Esibendo, anche in data successiva e sino al 7 aprile prossimo, il biglietto della mostra dedicata ai Fasti Farnesiani, i visitatori avranno accesso a tutte le Sezioni dei Musei Civici di Palazzo Farnese al prezzo ridotto di 5 euro anziché 10.

INVERNO FARNESIANO – Quaranta eventi, tutti gratuiti, che si terranno, a partire dal 13 dicembre 2023 sino al 7 aprile 2024, nelle sale dei Musei Civici di Palazzo Farnese adibite per l’occasione a location per performance di teatro, musica e danza; speciali visite alla mostra condotte dal direttore Antonio lommelli; visite a residenze nobiliari locali; autorevoli conferenze suddivise fra PalabancaEventi di Piacenza (Banca di Piacenza), la Galleria degli Arazzi del Collegio Alberoni e il salone monumentale della Biblioteca Passerini-Landi.


fasti farnesiani kids

La mostra osserverà i seguenti orari: dal martedì al venerdì 10:00-13:00 e 15:00-18:00, sabato e domenica 10:00-18:00. Per informazioni (servizio attivo da sabato 2 dicembre 2023) tel 338 4300309 – info.fasti@comune.piacenza.it (dal martedì al venerdì: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:00 – sabato e domenica dalle 10:00 alle 17:00). Per prenotazioni di gruppi, scuole e guide turistiche (servizio attivo da lunedì 4 dicembre 2023) tel 327 5292100 – prenotazioni.fasti@comune.piacenza.it (dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 14:00).

IL COMMENTO DELLE ISTITUZIONI – La mostra è stata presentata il 14 novembre a Roma, presso l’ambasciata di Spagna in Italia. “È un onore, in qualità di ambasciatore del Regno di Spagna – dichiara Miguel Fernández-Palacios Martínez nel testo introduttivo della mostra – scrivere alcune righe per la mostra ‘I Fasti di Elisabetta Farnese’, un’iniziativa del Comune di Piacenza e di Palazzo Farnese. Grazie alla grande regina Isabella (in Spagna Elisabetta è conosciuta come Isabel de Farnesio, ndr), consorte del re Filippo V, e madre di Carlo III, la Spagna ha potuto approfondire ulteriormente i suoi legami con l’Italia e, grazie al suo talento politico, ampliare la sua connessione con il sud, con il Regno di Napoli, attraverso i ducati di Parma e Piacenza. I Fasti che commemorano l’unione tra il primo re Borbone che ha indossato la corona di Spagna e la famiglia italiana che, grazie a papa Paolo III, ha stabilito il suo dominio nei ducati di Parma e Piacenza, sono straordinariamente unici. Nel 2024 si celebreranno 310 anni dall’unione oggetto della mostra, un’occasione unica che consente di riunire opere esposte nelle residenze reali legate alla famiglia Borbone-Farnese. Di fronte a un’esposizione di tale qualità e con una così forte connessione con la Spagna, quest’Ambasciata non poteva restare estranea alla mostra che avrà luogo nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese tra dicembre 2023 e aprile 2024. Ecco perché queste parole di riconoscimento e apprezzamento per l’idea dei Fasti di Isabella Farnese”.

“La mostra che celebra la figura di Elisabetta Farnese – commenta la sindaca Katia Tarasconi – riportando “a casa”, dopo quasi tre secoli, i Fasti concessi in prestito dalla Reggia di Caserta e dal Comune di Parma, uniti ad altre preziose opere, accende di nuova luce il patrimonio artistico di Piacenza e dei Musei Civici di Palazzo Farnese. Grazie al lavoro appassionato e competente di Antonio lommelli e Antonella Gigli – affiancati da un comitato scientifico di grande prestigio – si aprirà al nostro sguardo un’esperienza culturale immersiva e capace, anche attraverso l’intreccio con la tecnologia, di restituirci il fascino evocativo d’una straordinaria figura femminile che ebbe un ruolo così incisivo nella politica e negli equilibri dell’Europa tra XVII e XVIII secolo. Ringrazio l’assessore Christian Fiazza, Electa, tutte le istituzioni e le realtà che hanno creduto in questo progetto garantendo il proprio patrocinio o – come gli sponsor così profondamente radicati nel nostro territorio – contribuendo in modo determinante alla sua realizzazione. La personalità di Elisabetta Farnese ci accompagnerà, in questi mesi, in un vero e proprio viaggio alle radici del passato e dell’identità di Piacenza, tra le suggestioni della storia e dell’arte, seguendo il filo di quella bellezza di cui il nostro tempo ha più che mai bisogno”.

“È la chiusura d’una ricerca iniziata alla fine degli anni settanta – dice l’assessore alla cultura Christian Fiazza – da chi, prima di noi, ‘sussurrava il sogno dei Fasti’, e oggi lo potrà vedere realizzato. Questa mostra è dedicata a un piacentino che per un beffardo gioco del destino accese la scintilla di questa avventura senza però vederla compiuta: Corrado Sforza Fogliani. ‘Ciao Christian, ho sentito Mauro Felicori (assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna, ndr) secondo noi si possono riportare a casa i Fasti’, disse Sforza Fogliani. “D’accordo Corrado, lavoriamoci insieme”, gli risposi. Così, nei primi di settembre del 2022, quest’avventura capitanata da Piacenza ha avuto inizio: ‘riportare a casa i Fasti’, riportare a casa Elisabetta dopo quasi trecento anni di assenza dalle sue terre natie. Anni fa, di fronte a questo che era solo un sogno, un sogno che si poteva soltanto sussurrare e che ogni cosa più forte d’un sospiro avrebbe fatto svanire, ci avrebbero guardato con la simpatia che si riserva a coloro il cui coraggio sfiora l’incoscienza. Non so se siamo incoscienti, ma certamente siamo stati e siamo coraggiosi, cosicché quel sogno così fragile è finalmente divenuto realtà. Questo è potuto accadere solo grazie a una rete culturale e imprenditoriale piacentina che ha avuto ben chiara la serena consapevolezza delle potenzialità del nostro sistema locale e della “grande bellezza” e attrattività delle nostre terre. Questa mostra vuole essere LA mostra di Piacenza – rivolta all’Italia e al mondo, ma anche ai piacentini”.

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