“Chi abita qui riconosce i truffatori”, adesivi e campagne di comunicazione per tutelare i cittadini

“Chi abita qui riconosce i truffatori”: questa è la scritta che compare sugli adesivi da affiggere sulle porte di cittadini anziani e fragili. E’ il nuovo tassello della puntuale campagna di comunicazione, promossa dagli enti locali e le forze dell’ordine, mirata a contrastare la piaga delle truffe. Nello specifico, gli adesivi sono stati ideati dal Comandante Provinciale dell’Arma Carabinieri di Piacenza, colonnello Pierantonio Breda, con il sostegno del Presidente della Provincia Monica Patelli. Il progetto è stato presentato in Prefettura, alla presenza del prefetto Paolo Ponta.

Gli adesivi, è stato sottolineato, sono un ulteriore strumento di protezione, da applicare sulla parte interna della porta. La porta d’ingresso delle abitazioni è infatti l’ultima barriera di protezione, ed è proprio lì che si è pensato di mettere un avviso che riepiloghi tutti i consigli e le cautele da adottare. Questo adesivo, assieme ad un altro da appendere al campanello, sarà consegnato nel corso degli incontri con la cittadinanza e nei servizi di prossimità. Il secondo adesivo è destinato ad essere attaccato al campanello e vuole essere un avviso ai malintenzionati, facendo loro sapere che la casa è abitata da persone che sanno riconoscere i tentativi di truffa.

adesivi truffa

“Fare formazione e informazione è fondamentale, soprattutto nei reati, come quelli delle truffe, a ‘collaborazione necessaria’, quindi se spezziamo l’anello – ha detto il colonnello Pierantonio Breda – di collaborazione della vittima il reato non si compie. Sono tante le iniziative che si fanno, vengono diffusi dei pieghevoli con consigli da seguire. Questa volta abbiamo pensato ad un adesivo, perché dà un’opportunità in più: può essere attaccato sulla porta, che è l’ultima barriera che ci protegge dal pericolo, e funge così da monito, per ricordare di non credere ai truffatori. Dello stesso tenore un altro adesivo, da applicare invece all’esterno, dal tono un po’ provocatorio, in modo da far capire subito ai malviventi che le persone che vivono in quella casa sono state adeguatamente formate. Sono strumenti analoghi ai cartelli che segnalano la presenza di controlli di vicinato, telecamere di video sorveglianza, rivelatisi efficaci nello scoraggiare i malviventi”. “La Provincia ha sposato fin da subito questo progetto – ha aggiunto la presidente Monica Patelli – a beneficio della sicurezza di tutti i cittadini che vivono sul territorio. Qui si realizza una reale collaborazione tra Prefettura, Arma dei carabinieri e enti locali, proprio per il bene comune”.

“E’ uno strumento che aiuta a prevenire i raggiri – sottolinea il prefetto Paolo Ponta -, un’arma di tutela nei confronti di reati molto subdoli perché approfitta della nuova povertà del territorio: la solitudine, soprattutto delle persone anziane e più deboli. Gli adesivi verranno distribuiti capillarmente e dovranno essere applicati in punti strategici delle abitazioni, in modo da ricordare ai cittadini, anche all’ultimo momento, di verificare bene se chi sta interloquendo con loro è davvero un rappresentante delle forze dell’ordine o un addetto ai servizi pubblici, oppure un truffatore che, a dispetto dei modi forbiti e dell’aspetto curato, vuole solo depredare le loro case”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.