“Dalla farina di insetti alla carne coltivata, agricoltura italiana penalizzata”

“In questo momento così delicato per l’agricoltura italiana esprimiamo la nostra vicinanza ai nostri imprenditori agricoli”. Il coordinatore provinciale di Alternativa Popolare a Piacenza, Filippo Bruschi, afferma che “alcune politiche non condivise dal settore sono fonte di grande preoccupazione per i nostri agricoltori. Dalla farina di insetti, da poco arrivata sugli scaffali della grande distribuzione, all’ipotetica commercializzazione di carne coltivata in laboratorio, questi sono alcuni dei temi più sentiti”.

“Non è finita: purtroppo negli ultimi anni i costi di produzione sono aumentati vertiginosamente, senza che vi sia stato un adeguamento dei prezzi di vendita dei prodotti. Le politiche comunitarie inoltre penalizzano le aziende operanti nel settore agricolo. Siamo consapevoli del fatto che il sistema PAC andava rivisto, troviamo altresì molto improbabile che la normativa vigente, così come è costituita adesso, sia di aiuto alle imprese locali, bensì le penalizzi fino ad arrivare a farle chiudere”.

“Lasciare incolto il il 4 % delle nostre terre sarebbe un paradosso, dopo che negli anni passati era stato chiesto di coltivare più cereali per sopperire alla scarsità dei prodotti agricoli, dovuta all’inizio del conflitto russo /ucraino”.

“Capisco quali siano le problematiche del settore – sottolinea – in quanto sono coltivatore diretto e quindi vivo in prima persona il susseguirsi di disagi e difficoltà riscontrate dai miei colleghi e non condivido queste scelte imposte da regolamenti che screditano i nostri prodotti, che sono da sempre i migliori al mondo”.