Decreto elezioni, slitta la discussione in Consiglio dei ministri

Bisognerà aspettare ancora qualche giorno per l’ufficializzazione delle novità che riguardano l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali. È infatti slittata al prossimo Consiglio dei ministri la discussione del decreto legge, inizialmente prevista per il 16 gennaio, che concede la possibilità di un terzo mandato ai sindaci dei comuni fino a 15mila abitanti e mandati illimitati per i comuni sotto i 5mila abitanti. L’approvazione del dl elezioni decreterà anche la data ufficiale per le elezioni regionali e amministrative – nel Piacentino sono 28 i comuni al voto – che dovrebbe coincidere con quella delle elezioni europee: sabato 8 e domenica 9 giugno 2024. L’esame del decreto elezioni era stato inserito nell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di martedì sera, 16 gennaio. Tuttavia, il governo non ha esaminato il dl a causa del protrarsi di diverse riunioni tenutesi nel pomeriggio a Palazzo Chigi. Di elezioni e sindaci si parlerà dunque la prossima settimana.

I COMUNI AL VOTO L’8 E IL 9 GIUGNO – Ecco i comuni che eleggeranno il nuovo sindaco questa primavera. Sotto i 5mila abitanti (il vincolo di mandato è eliminato): Alseno (4.689), Besenzone (919), Bobbio (3.410), Calendasco (2.413), Caorso (4.717), Castell’Arquato (4.620), Coli (837), Farini (1.042), Gragnano Trebbiense (4.585), Lugagnano Val d’Arda (3.904), Morfasso (888), Ottone (434), Pianello Val Tidone (2.165), Piozzano (579), Ponte dell’Olio (4.637), San Pietro in Cerro (772), Sarmato (2.904), Travo (2.197), Vernasca (2.013), Vigolzone (4.200), Zerba (71) e Ziano Piacentino (2.440). Sopra i 5mila abitanti (il vincolo passa da due a tre mandati): Castel San Giovanni (14.097), Gossolengo (5.715), Podenzano (9.054), Pontenure (6.538), Rivergaro (7.056) e San Giorgio Piacentino (5.547).

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