Giorno della Memoria, sabato la cerimonia in onore delle vittime della Shoah

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Sabato 27 gennaio, alle ore 11 nel Giardino della Memoria al civico 6 di Stradone Farnese a Piacenza, si celebrerà la cerimonia istituzionale che come ogni anno onora il ricordo delle vittime della Shoah. Nell’occasione interverranno il Prefetto Paolo Ponta, la Sindaca Katia Tarasconi e la Presidente della Provincia Monica Patelli. Un momento di preghiera sarà affidato a don Davide Maloberti. Nell’ambito della cerimonia il Prefetto consegnerà alla memoria di Luigi Biondi, militare deportato dal 08/09/1943 al 01/04/1945 e internato presso Hugo Schneider A.G., la medaglia d’onore concessa dal presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro
coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti. Sul sito istituzionale della Prefettura sono consultabili i materiali e i link che sono stati comunicati relativi alle varie iniziative calendarizzate sul territorio.

Bonaccini: “L’orrore della Shoah e dei crimini d’odio del nazifascismo un monito da ricordare, sempre e ovunque” – “Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, ci obbliga ogni anno a guardare dentro l’abisso dell’umanità. Ricordiamo le vittime dell’Olocausto e l’orrore della Shoah, lo sterminio degli ebrei voluto dal nazismo nel cuore dell’Europa. E di tutti i deportati nei campi di concentramento nazisti. Una tragedia epocale, e non esistono aggettivi sufficienti a descriverla, che cancellò vita, diritti e speranze di milioni di donne, uomini e bambini e di cui anche l’Italia, con le leggi razziali fasciste del 1938, contribuì a disegnarne i più atroci confini. Farne memoria oggi vuol dire ribadire – sempre e ovunque – quell’orrore, perché non debba mai più ripetersi. E conoscere la storia, essere consapevoli di quanto accaduto, può e deve renderci capaci di respingere ogni forma di antisemitismo. Anche oggi, mentre il conflitto in Medio Oriente ha aperto una nuova, drammatica fase, l’obiettivo deve essere quello di perseguire pace, democrazia e la convivenza fra i popoli e gli Stati”. Così il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in occasione della Giornata internazionale a memoria dello sterminio della popolazione ebraica e di tutti i deportati nei campi di concentramento nazisti, nel giorno in cui, nel 1945, venne liberato il campo di concentramento di Auschwitz. Un appuntamento che in Emilia-Romagna viene celebrato con una miriade di eventi, molti sostenuti anche dalla legge regionale sulla memoria.

A Ferrara, venerdì 26 gennaio, nella Sala Estense della Prefettura, l’assessore regionale Paolo Calvano parteciperà alla cerimonia di consegna delle 432 medaglie d’onore del Presidente della Repubblica agli ex internati militari e civili i nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto. Sarà presente il prefetto di Ferrara, Massimo Marchesiello. Il capo della segreteria politica della Presidenza di Giunta, Giammaria Manghi, sarà invece oggi a Reggio Emilia alla deposizione della corona commemorativa davanti alla sinagoga. Nell’Assemblea legislativa della Regione (Bologna, viale Aldo Moro, 50) è aperta fino al 28 febbraio la mostra “Ritorno alla Vita”, che costituisce uno degli esiti del percorso educativo sulla memoria sviluppato dall’Istituto Comprensivo 6 di Imola, in collaborazione con lo Yad Vashem di Gerusalemme. Un racconto fotografico dei sopravvissuti alla Shoah dal giorno in cui furono liberati dai campi di sterminio fino a quando riuscirono a ricostruirsi una vita degna di essere vissuta.

La legge regionale sulla Memoria dell’Emilia-Romagna – Approvata nel marzo 2016, la legge sostiene la conoscenza di fatti e avvenimenti storici avvenuti nel corso del Novecento in ambito emiliano-romagnolo. Unica nel panorama nazionale, promuove ricerche e approfondimenti storici ma anche progetti culturali e artistici che attraverso i diversi linguaggi, affrontano avvenimenti e tematiche storiche. La legge è intervenuta sia a sostegno delle attività degli Istituti storici regionali che di soggetti pubblici e privati.

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