La vicenda Maruffi in consiglio comunale, Tarasconi: “Al lavoro per una soluzione”

La delicata situazione del Maruffi arriva all’attenzione del consiglio comunale di Piacenza. A breve verrà convocata una commissione consigliare e nel corso delle comunicazioni iniziali della seduta del 22 gennaio Massimo Trespidi (civica centrodestra) ha chiesto di accendere i riflettori di Palazzo Mercanti sulla vicenda. Ricevendo una prima replica da parte del sindaco Katia Tarasconi, che ha rimarcato: “Stiamo lavorando col Maruffi per trovare una soluzione percorribile e una visione nel medio periodo per il futuro della struttura”.

Ricordiamo che per la casa di riposo di proprietà della Fondazione Pia Casa per Anziani Maruffi (dove si trovano circa 70 anziani ospiti), in gestione alla coop sociale Proges, è stata avanzata un’istanza di concordato. Il 3 gennaio scorso Proges ha formalizzato inoltre il recesso del contratto d’affitto per la sede via Roma. Un quadro caratterizzato da una forte sofferenza economica, in particolare dopo la stagione del covid, e dalla necessità di realizzare importanti investimenti.

Tarasconi in aula ha detto: “Sono state settimane nelle quali abbiamo lavorato con la fondazione Maruffi perchè è un tema molto importante per la città, la situazione è condizionata da scelte sbagliate del passato e da un edificio molto vecchio per il quale ci sono problemi di idoneità. Senza entrare nel merito della vicenda, per non pregiudicare le trattative in corso di un privato (per garantire una continuità nella gestione ndr), anche il Comune di Piacenza sarebbe certamente investito del problema se la struttura dovesse chiudere. Per questo, in particolare l’assessore Nicoletta Corvi, sta lavorando col Maruffi per trovare una soluzione percorribile che dia una visione nel medio periodo”. “Non è semplice perchè i problemi ci sono, – ha ammesso il sindaco – ma stiamo seguendo la vicenda con preoccupazione da vicino, anche perchè il tema dei posti per gli anziani è quanto mai attuale e abbiamo sempre più carenza di questi posti”.

Nel suo intervento Massimo Trespidi aveva affermato che sul Maruffi “probabilmente si scontano alcuni errori strategici del passato, quando in coincidenza delle politiche di accreditamento, sono state fatte scelte diverse, senza adempiere ad alcuni investimenti essenziali. Siamo arrivati a un punto in cui non possiamo in questo consiglio comunale permettere che sia chiusa una struttura con 70 ospiti. Per quello che rappresenta per il welfare della città, credo che sia opportuno affrontare anche in questa sede una vicenda che ha un interesse pubblico. Voglio sollecitare la convocazione di una commissione consigliare ad hoc per ascoltare il rappresentante del Comune di Piacenza nell’ente, per capire quali sono le prospettive della struttura”.

Sempre durante le comunicazioni iniziali in consiglio l’ex sindaco Patrizia Barbieri è intervenuta sugli spazi per la facoltà di Medicina e il progetto di insediarla nell’ex ospedale militare. “Non basta affittare una sede, occorre investire recuperando l’edificio in via Palmerio come era stato preventivato. Non si può accettare la versione dell’amministrazione comunale secondo la quale avrebbe un costo troppo elevato ristrutturare l’ex ospedale militare. Ricordo che i soldi ce li deve mettere la Regione, la quale ha assunto un obbligo morale, sostenendo che quello fosse il risarcimento alla comunità piacentina per quanto aveva patito per il covid. La restituzione di un bene di prestigio alla città aveva il valore anche di risarcimento al mondo sanitario, per questo la Regione aveva assecondato l’idea di una facoltà di Medicina per la crescita della qualità della nostra sanità. Se l’ex ospedale militare non interessa più e la Regione dovesse manifestare il proprio disimpegno, allora il Comune non può stare zitto su questo perchè allora si sono presi in giro i piacentini, oltre al danno abbiamo anche la beffa. Non posso credere che ci sia un disinteresse a portare a casa quello che ci spetta”.

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