“Recupero ex Ospedale Militare, il Comune pretenda dalla Regione il rispetto degli impegni”

“La riqualificazione e rifunzionalizzazione del comparto dell’ex Ospedale Militare, da decenni in evidente stato di abbandono, era un impegno anche economico che la Regione Emilia-Romagna si era assunto di fronte alla comunità piacentina e al mondo sanitario, anche come ‘risarcimento’ morale per il tragico prezzo umano e sociale pagato dalla nostra città di fronte alla pandemia. Accettare, oggi, come appare evidente stia facendo l’amministrazione comunale, che tale impegno non venga tempestivamente assolto suona come una macroscopica presa in giro che Piacenza e il mondo sanitario non si meritano e non possono sopportare”. A sostenerlo è Patrizia Barbieri, capogruppo della civica di centrodestra in consiglio comunale a Piacenza, che sull’argomento è intervenuta in aula chiedendo sul punto “un impegno e una risposta da parte della Regione Emilia-Romagna”.

L’ex primo cittadino ha ricordato come, dopo la visita in pullman nel 2020 della “Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, l’ex Ospedale Militare è stato oggetto di un accordo di valorizzazione tra Ministero della Difesa, Comune, Regione, Ausl e Università di Parma, finalizzato al suo recupero in primis come sede del nuovo corso di laurea di Medicina e Chirurgia in lingua inglese, sul quale la Regione Emilia-Romagna si impegnava ad intervenire reperendo risorse con fondi propri o con fondi nazionali o europei. “A fronte di ciò – aggiunge Barbieri – non è accettabile che oggi la giunta comunale di Piacenza sostenga, come più volte pubblicamente fatto, che l’impegno economico per l’operazione sarebbe troppo gravoso, abdicando di fatto al progetto di recupero”. “Oltre a rappresentare una grandissima occasione persa per lo sviluppo di un’area strategica della nostra città – conclude la capogruppo della civica di centrodestra – la mancata realizzazione dell’intervento sarebbe una evidente presa in giro per la nostra comunità e per il comparto socio-sanitario. Per cui chiedo che l’Amministrazione comunale pretenda dalla Regione Emilia-Romagna il rispetto degli impegni anche economici assunti che permetta la giusta prosecuzione del progetto di riqualificazione e valorizzazione”.

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