Regole ma “nessun no a priori”: sulla logistica convergenza tra centrosinistra e Alternativa per Piacenza

“Sulla logistica sbagliato dire “no” a priori”. Il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi è intervenuta in consiglio comunale in apertura della discussione sulla mozione presentata da Alternativa per Piacenza con la quale si chiedeva di ridurre l’impatto ambientale del comparto logistico nella nostra città. “Non credo che dire di “no” a prescindere a qualcosa possa portare a un buon risultato finale, penso invece che una discussione fatta in modo intelligente abbia un potenziale enorme – ha affermato il primo cittadino -. La logistica è interessata da cambiamenti enormi, ad esempio se il trasporto di un container dalla Cina costava 1500 euro oggi ne costa 5mila. Molte aziende stanno tornando in Italia, invece di mettere paletti a priori è molto meglio inserire regole ambientali che ci interessano. Oggi dobbiamo chiedere di andare verso la sostenibilità e di non avere lavoro povero, ma far diventare ‘brutto e cattivo’ tutto ciò che è attinente alla logistica sarebbe sbagliato. Cosa sarebbe oggi Piacenza se non avesse la tanto vituperata logistica? Dobbiamo lavorare per capire se ci sono cose che possono essere positive, oppure rispetto alle quali decidiamo tutti insieme non ne valga la pena perchè riteniamo ci siano altre aziende o settori che possono venire ad insediarsi a Piacenza”.

“La logistica a Piacenza è un settore fondamentale e ineludibile, non si torna indietro – ha detto Stefano Cugini (Alternativa per Piacenza) che ha illustrato la mozione, approdata in consiglio comunale alla ragguardevole distanza di un anno e sei mesi dalla sua presentazione (nonostante fosse “urgente”) – ma altrettanto ineludibile è il tema della salute dei cittadini. E’ compito di una amministrazione a lavorare per trovare una giusta sintesi rispetto a questi temi”. Ma si sa, quello della logistica è un tema sempre di estrema attualità, così il provvedimento ha suscitato un denso dibattito in aula e alla fine è stato approvato con i voti della maggioranza.

L’impianto della mozione ha recepito le modifiche proposte attraverso quattro emendamenti presentati dal consigliere Sergio Ferri (Pd), tra i quali la richiesta di “perseguire nel prossimo Pug la riqualificazione ambientale dell’attuale polo e relative zone limitrofe, nella prioritaria azione del consumo di suolo zero”. “Oggi è un punto di inizio – ha affermato Ferri -, prossimamente dovremo confrontarci sul piano urbanistico generale: è d’obbligo affrontare questa sfida almeno con una lingua comune e cercando già dai prossimi giorni di andare a comprendere meglio quei dati che ci servono per considerare i problemi nella loro complessità”. In vista c’è infatti un ordine del giorno di analogo argomento che il Pd aveva predisposto in occasione del bilancio a dicembre e che è stato procrastinato.

LA DISCUSSIONE – “La logistica va governata, la componente sociale, quella economica e ambientale devono andare insieme – ha affermato l’ex sindaco Patrizia Barbieri (Civica Barbieri-Liberi) -, quando questi tre requisiti ci sono vanno valutati, poi si può prendere una decisione”. “Gli emendamenti discussi oggi sono tutti palliativi per non entrare nel merito della questione, volete – ha detto rivolgendosi alla maggioranza – far passare come un successo aver fatto convergenza su un testo presentato da Alternativa per Piacenza, che alla fine non è un più un testo loro e nemmeno vostro: ne è uscito un provvedimento completamente snaturato che non dice niente, la sostanza è stata completamente stravolta”. “La mozione è stata completamente stravolta – ha concordato Sara Soresi (Fratelli d’Italia) annunciando il proprio voto contrario -, i vari punti non sono stati chiariti ma anestetizzati”. “Non possiamo dimenticarci, nel campo logistico come in altri, della necessità di programmare e attuare con una visione di ampio respiro e lungo periodo a comunciare dal tema ambientale – ha affermato Barbara Mazza (Civica Barbieri-Liberi) – : la lotta al cambiamento climatico e l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile impongono a questa amministrazione e a tutti noi decisioni importanti e coraggiose, sganciate dalla logica dell’emergenza e volte a rispondere alle esigenze del territorio”. “Non sono sicuro del fatto che la logistica abbia arricchito il nostro territorio – la riflessione del collega Massimo Trespidi -. La manodopera che ha attirato a Piacenza è qualificata? C’è che chi con la logistica guadagna e tanti che, pur lavorando nella logistica, non guadagnano”.

Per Matteo Anelli (Piacenza Coraggiosa) “trovare un equilibrio tra sostenibilità e sviluppo economico è il punto cardine di qualsiasi ragionamento di pianificazione urbanistica che guarda al futuro. L’impatto che ha avuto la logistica negli ultimi decenni è sotto gli occhi di tutti, ha portato sia occupazione ma anche consumo di tantissimo suolo; mettendo sui due piatti della bilancia sostenibilità e sviluppo economico, penso sia necessario fare una serie riflessione sull’aumento esponenziale del peso specifico della logistica rispetto ad altri insediamenti produttivi meno impattanti dal punto di vista ambientale, che fa sempre pendere la bilancia dalla stessa parte. Bisogna iniziare a fare scelte coraggiose, cominciando ad immaginare un modello di sviluppo del territorio che limiti al massimo il consumo di suolo”. “I lavoratori della logistica non sono lavoratori poveri e sfruttati, lo erano quindici anni fa – ha fatto notare nel suo intervento il collega Boris Infantino -. La questione del lavoro e dello sviluppo economico deve andare di pari passo con lo sviluppo ambientale. Bisogna assolutamente fare il polo del ferro, per dimezzare i camion in entrata, poi si deve trovare il modo per garantire che l’investimento delle aziende sul territorio non sia a breve termine”. “Il margine di miglioramento del settore della logistica a Piacenza è enorme e il polo del ferro ne è l’emblema – afferma Stefania Fugazza (Civica Tarasconi – per Piacenza) -. Sicuramente la logistica va meglio regolamentata, ma è un settore chiave per l’economia locale e non esclude il progresso di altre industrie leader nel proprio settore e che hanno insediamenti sul nostro territorio”. “Quello della logistica è un tema complesso, non credo che oggi ci sia la volontà di risolvere la questione con una mozione – spiega Luca Dallanegra (Civica Tarasconi – per Piacenza) – che ci ha dato però l’opportunità di affrontare un tema, forse per la prima volta in maniera esplicita, all’interno del consiglio comunale”.

Approvata anche una seconda mozione sempre presentata da Alternativa per Piacenza per proporre un migliore “governo sociale” della logistica a Piacenza, con l’istituzione di un comitato etico sul modello del polo produttivo di Bologna; anche in questo caso il provvedimento è passato coi voti della maggioranza di centrosinistra (più ApP) dopo l’accoglimento di due emendamenti firmati da Boris Infantino (Piacenza Coraggiosa).

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