Sporcizia e carcasse di auto, il Comune ripulisce area in via Bixio “Da restituire alla città” fotogallery video

Intervento anti degrado del Comune di Piacenza in via Nino Bixio nei pressi dell’argine del Po. Nei giorni scorsi si sono concluse infatti le operazioni di sgombero, pulizia e rimozione (ancora da completare per via dell’iter amministrativo) delle carcasse delle auto all’interno di un’area privata, di proprietà della società Elettra Due, al di sotto del cavalcavia dell’autostrada, iniziate lo scorso settembre. Sul posto ha effettuato un sopralluogo nella mattinata del 16 gennaio l’assessora comunale Serena Groppelli, che ha sottolineato come gli edifici pericolanti all’interno della superficie fossero diventati il ricettacolo di persone senza dimora. In passato si erano verificati anche alcuni incendi, come quello di febbraio 2023.

Degrado in via Nino Bixio

Il costo dell’intervento nel suo complesso, non ancora quantificato con precisione, supera i 150mila euro (169mila 458 euro la spesa preventivata), a carico del Comune; tuttavia, l’amministrazione si rivarrà sulla società privata proprietaria dell’area per avere indietro le risorse. “Lo sgombero dell’area – ha precisato l’assessora Groppelli – si è concluso proprio in questi giorni, restano solo le carcasse delle auto per le quali occorre attendere alcune pratiche amministrative più lunghe. In questi edifici per un certo periodo di tempo hanno trovato riparo persone in difficoltà, in particolare c’erano alcuni senza fissa dimora, oltre a contenere ogni sorta di rifiuto. Dopo l’avviso dell’avvio dei lavori, hanno abbandonato gli edifici. L’area (quasi 2.500 metri quadri, ndr) resterà chiusa anche dopo l’intervento in quanto di proprietà privata, ma sarebbe bello che venisse restituita alla città“. “Anche se al momento non c’è un accordo col proprietario – ha precisato l’assessore – ci sono stati contatti”.

I lavori di riqualificazione dell’area sono stati eseguiti dalla società Furia Srl di Caorso. Le spese che finora il Comune ha sostenuto per ripulire l’area verranno richieste al privato, una società con la quale c’erano già stati contatti nel passato, in particolare “nel 2019 era stata emessa un’ordinanza per lo sgombero dell’area ma non è avvenuto, – ha ricordato Groppelli – da allora ne sono seguite altre, e infine abbiamo deciso di farci carico della situazione”.

LE CONDIZIONI DELL’AREA PRIMA DELL’INTERVENTO DEL COMUNE:

DOPO LA RIQUALIFICAZIONE:

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