“Un carcere con 400 detenuti non può restare senza medici e sanitari, l’Ausl provveda”

Dopo l’intervento di Fp Cgil in merito alla situazione all’interno del carcere delle Novate, anche il sindacato autonomo Uspp denuncia la carenza di personale sanitario. “A Piacenza – scrive in una nota il segretario regionale Gennaro Narducci – il diritto alla salute sembra essere calpestato sempre di più. Infatti da un po’ di tempo niente visite mediche di routine ai detenuti, ma solo emergenze, poiché non ci sarebbero più medici per cui il dirigente sanitario, che è rimasto quasi solo, sarebbe costretto a fare di tutto e di più. Ormai in carcere lavorano soltanto due medici e pochissimi infermieri coraggiosi, come li definiamo noi, e non si riesce a coprire l’intero turno h 24” – sottolinea.

“Il sindacato autonomo polizia penitenziaria è solidale con i medici e gli infermieri rimasti soli e abbandonati e – ribadisce Narducci – in una situazione di grande affanno, per non dire peggio, nell’assistenza sanitaria ai detenuti presenti nel carcere di Piacenza, con i detenuti psichiatrici abbandonati a se stessi, malati cronici con carenza di assistenza che generano situazioni di protesta da parte dei ristretti diventate sempre più preoccupanti. Abbiamo notizia che nei giorni scorsi il carcere, per alcune ore, sia rimasto senza nessun medico e per le emergenze si è dovuti far ricorso al medico di guardia, mentre i poliziotti dovevano far fronte alle pressanti lamentele dei detenuti che chiedevano di essere visitati da un sanitario”. “Un carcere con 400 detenuti – conclude il segretario regionale Uspp – non può rimanere senza medici ed infermieri, l’ASL faccia il possibile per reperire il personale mancante alle Novate prima che la situazione degeneri”.