A Piacenza la benzina più cara dell’autostrada (2,5 al litro), pieno a 27 euro più della media

Sale ancora il prezzo della benzina in Italia. La “verde” ha sfondato il tetto psicologico dei 2,5 euro al litro in alcuni distributori italiani, con aumenti significativi sulla rete stradale ordinaria. È noto, tuttavia, che sulla rete autostradale i prezzi dei carburanti siano più elevati. La benzina autostradale più cara d’Italia (al servito) si trova a Piacenza, in particolare nell’area di servizio Trebbia nord dell’A21 (appena dopo l’entrata di Piacenza Ovest verso Torino), venduta a 2,499 euro al litro. Allo stesso prezzo anche il gasolio. La media sulle autostrade italiane è di 1,956 euro al litro per la benzina e 1,933 euro per il gasolio. Tradotto in termini più pratici, al distributore di Trebbia nord un pieno di benzina al servito costa 27,15 euro in più della media (considerando un serbatoio di 50 litri) e un pieno di gasolio costa 28,3 euro in più. La “verde” più cara della rete ordinaria piacentina, invece, si trova al distributore Ip sulla via Emilia Parmense a Pontenure (2,239 euro): lì un pieno costa 18,8 euro in più della media stradale (1,863 euro al litro).

La tendenza è nazionale. L’aumento del costo del carburante è generalizzato e in appena sei settimane il prezzo medio nazionale della verde è rincarato del +5,3%, il diesel del +6,3% e in pieno costa cinque euro in più dall’inizio dell’anno. La denuncia arriva da Assoutenti, che ha analizzato gli ultimi prezzi al pubblico comunicati dai gestori al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e pubblicati quotidianamente sull’Osservatorio prezzi. “Verificando i dati diffusi dal ministero e riferiti alla data del 16 febbraio, si registra un forte incremento dei listini di benzina e gasolio, con alcuni distributori che vendono la verde a prezzi già superiori ai 2,5 euro al litro”, spiega Assoutenti. A Taranto e Benevento la benzina, sulla rete stradale, ha superato i 2,5 euro al litro. La benzina più cara, secondo i dati del 15 febbraio, è a Prizzi (Palermo) con un prezzo di 2,565 euro al litro per la verde e 2,495 euro al litro per il gasolio. Prezzi alle stelle anche in Lombardia e Piemonte, con picchi sopra i 2,4 euro al litro. Sulla rete autostradale, alla mezzanotte del 18 febbraio, la benzina più cara è quella venduta sulla A21 nei pressi di Piacenza: 2,499 euro al litro. Sul tratto Sestri Levante-Livorno dell’A12 la verde raggiunge 2,429 euro al litro, 2,419 euro al litro sulla tangenziale di Torino (A55), 2,405 euro/litro sulla Diramazione A8/A26 Gallarate-Gattico e sulla A4 Milano-Brescia.

“In poche settimane i listini dei carburanti sono aumentati sensibilmente, al punto che oggi un pieno di benzina costa quasi 5 euro in più rispetto all’inizio dell’anno, mentre per un pieno di gasolio si spendono 5,5 euro in più. – denuncia il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso – In appena sei settimane il prezzo medio nazionale della verde è rincarato del +5,3%, il diesel del +6,3%, e al di là dei casi limite dove i listini superano i 2,5 euro al litro, il rischio concreto è che la nuova ondata di rialzi alla pompa determini una spirale inflattiva attraverso un incremento dei prezzi al dettaglio dei beni che viaggiano su gomma e che rappresentano l’88% della merce venduta in Italia”.

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