Le Rubriche di PiacenzaSera - Confapi Industria

Fare impresa è un gioco di squadra: confronto tra aziende e sport con Confapi

Sport e impresa, la loro vita si divide così. Parliamo di Elisabetta Curti, presidente del Cda Gas Sales Energia e di Gas Sales Piacenza Volley, e Marco Polenghi, amministratore delegato di Polenghi Group Spa e presidente del Piacenza Calcio. Sono stati loro i protagonisti dell’incontro “Dalla teoria alla pratica” organizzato dal gruppo giovani di Confapi Industria Piacenza. Aperto dal presidente di Confapi Industria Piacenza Giacomo Ponginibbi che ha ringraziato il gruppo giovani guidato da Gianluca Poggioli e coordinato dalla giornalista Betty Paraboschi, l’evento ha messo sotto i riflettori l’esperienza di chi è imprenditore e presidente di una società sportiva.

Confapi e sport

“Non sono mai stata una grande sportiva – ammette Curti -, ma il volley è uno sport che unisce. Così abbiamo deciso di imbarcarci in questa avventura puntando sul volley maschile proprio per non turbare il lavoro delle società già presenti sul territorio che da anni lavorano nel settore della pallavolo femminile”. Diversa è invece l’esperienza di Polenghi: “Ho incominciato con il calcio, ma ero una di quelle punte che non segnavano – spiega – poi mi sono dedicato alla corsa, ho imparato a ragionare per micro-obiettivi. Ho sostenuto il Piacenza Calcio prima come sponsor, poi come socio di una cordata. Essere presidente oggi? Non è facile: si fanno i conti con un passato che è sì bellissimo, ma anche ingombrante. I tempi sono cambiati: essere un uomo solo al comando oggi non è più applicabile, diventa fondamentale puntare sul gruppo, sull’impegno congiunto di dirigenti e sponsor”.

L’incontro ha offerto l’occasione di vedere anche quali siano le differenze e le somiglianze della leadership d’impresa e nello sport: “Sicuramente in un’azienda c’è meno turn over – spiega Curti -, però ad accomunare le due esperienze per me è il valore del creare una squadra. Penso che un buon leader sia quello che sa mantenere la calma, sa ascoltare e riconoscere le differenze dei collaboratori che gli stanno accanto: non so se sono un buon leader, non spetta a me dirlo, mi riconosco però una buona capacità di ascolto. Questa sì”. “Per me un buon leader è chi sa rimanere umile, chi pensa comunque di dover sempre imparare – le fa eco Polenghi – e chi ha una visione a lungo raggio: inizia un progetto e ha già un’idea di come andrà, quale sarà il futuro. E questo vale sia per l’azienda sia lo sport: i valori, i principi dovrebbero essere gli stessi”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.