Perchè scegliere il servizio civile? Sofia e Serena raccontano le loro esperienze

Nella scelta del servizio civile non esistono motivazioni univoche: Sofia e Serena ci raccontano le loro esperienze (vedi video sotto). Entrambe piacentine e poco più che ventenni, ci spiegano cosa significa trascorrere un anno della propria vita rendendosi utili agli altri, e anche a se stessi. Attraverso un’esperienza importante a supporto della carriera di studio o di lavoro.

Ricordiamo che chi ha dai 18 ai 28 anni compiuti ha tempo fino alle ore 14 del 15 febbraio 2024 per presentare la propria candidatura online sulla piattaforma dedicata all’indirizzo domandaonline.serviziocivile.it.
Ogni progetto dura 12 mesi, prevede un impegno di circa 25 ore settimanali, un compenso mensile di 507 euro, una formazione a 360° e un tutor dedicato per accompagnare i ragazzi durante l’anno di servizio e verso l’uscita dall’esperienza. Tempo previsto per l’inizio del servizio: maggio/giugno 2024. Inoltre da quest’anno l’impegno di chi si mette a disposizione della comunità ha un nuovo riconoscimento: l’avere riservato il 15% dei posti nei concorsi pubblici.

IL RACCONTO DI SOFIA

 

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Per chi volesse cogliere questa opportunità, c’è l’imbarazzo della scelta a Piacenza: 55 posti in 7 diversi progetti presso le realtà del nostro territorio che aderiscono al Coordinamento provinciale.
CSV EMILIA-sede territoriale di Piacenza propone 4 progetti da svolgersi con le associazioni di volontariato A.FA.DI., A.I.A.S., AUSER, AVIS provinciale, Oltre l’Autismo, e con gli Enti Comune di Cadeo, Comune di Caorso, Comune di Castel San Giovanni, Comune di Gragnano Trebbiense, Comune di Piacenza, Comune di San Pietro in Cerro, Unione montana Alta Val Nure (Comuni di Bettola, Farini, Ponte dell’Olio), CPIA-Centro per l’istruzione degli adulti; Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio; Consorzio Sol.Co. con l’Associazione La Ricerca e Unicoop; FISM con le scuole d’infanzia piacentine Istituto Gianelline, Istituto suore della provvidenza, scuola Preziosissimo Sangue, scuola Mirra, e le scuole San Fiorenzo di Fiorenzuola d’Arda, scuola Beata Vergine Addolorata di San Nicolò di Rottofreno, scuola Mons.Chiapperini di San Giorgio Piacentino.
Essere un ente che accoglie i ragazzi e le ragazze in servizio civile è l’occasione non solo per avere un aiuto concreto e continuativo nelle attività quotidiane ma anche per aprirsi a giovani portatori di idee e visioni nuove. Per chi si candida a operatore volontario invece, è un’esperienza unica, che si può svolgere una sola volta nella vita e che educa alla partecipazione e alla cittadinanza attiva, attraverso esperienze diverse legate però dalle stesse parole chiave: inclusione, solidarietà e sostenibilità.

All’interno di alcuni progetti sono inoltre previsti dei posti per la partecipazione di giovani con minori opportunità (GMO) con ISEE pari o inferiore a 15.000 euro.
Per partecipare occorre avere a disposizione le proprie credenziali SPID e scegliere il progetto e la sede più vicini alle proprie aspirazioni.
Per maggiori informazioni e supporto nella scelta del progetto, è possibile rivolgersi allo sportello del CO.PR.E.S.C. di Piacenza visitando il sito www.serviziocivilepiacenza.it e seguire i canali social @serviziocivilepiacenza su Facebook e Instagram, dove sta girando la Campagna dedicata alla promozione di questa esperienza, realizzata a partire da un lavoro collettivo che ha coinvolto i ragazzi e le ragazze attualmente in servizio, promossa dal CSV EMILIA in collaborazione con il Coordinamento di Parma ed il Consorzio di Solidarietà Sociale di Parma.

E’ possibile anche contattare direttamente gli Enti capofila dei progetti:
CSV EMILIA Piacenza, serviziocivile@csvemilia.it 0523/306120; Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio, mondialita@caritaspiacenzabobbio.org, 348/4493993; Consorzio Sol.Co. Piacenza, elena.ambrogi@solcopiacenza.it 0523/594711-interno 3; FISM Bologna, tutor@scu.fism.bo.it, 340/1074916.

IL RACCONTO DI SERENA

 

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Online i risultati di un’indagine che il Dipartimento ha somministrato, per la prima volta nel corso dell’anno 2023, a tutti gli operatori volontari del SCU al termine dei progetti iniziati nel 2022 e relativi al Bando 2021 – primo ciclo PNRR.

L’obiettivo è stato quello di rilevare il livello di soddisfazione degli operatori volontari nell’ambito dell’esperienza di servizio civile universale, oltre che di approfondirne scelte, motivazioni e percorsi successivi. Si tratta di un primo passo di un percorso di ascolto che riguarda i giovani, innanzitutto, ma che terrà anche conto del punto di vista degli Enti SCU, dei territori e delle comunità locali.

Dal punto di vista generale, l’83% dei giovani intervistati ha espresso un giudizio molto positivo riguardo al periodo di servizio civile trascorso. Il 95% dei rispondenti consiglierebbe il SCU agli amici.

GUARDA l’indagine

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