Piazza Cittadella, scatta l’ultimatum per Piacenza Parcheggi “Gravi inadempienze”

Piazza Cittadella, scatta l’ultimatum per Piacenza Parcheggi. La società ha 30 giorni di tempo – a partire dal 5 febbraio – per produrre la certificazione che attesti la ‘bancabilità’ dell’opera, come previsto dall’addendum sottoscritto lo scorso 22 dicembre. Non una semplice richiesta di avvio della pratica di sostenibilità finanziaria, quando piuttosto la documentazione che ne attesti la fase di ‘closing’ della stessa da parte degli istituti di credito. A chiarire la situazione, rispetto alla quale è intervenuto anche il Pd, partito di maggioranza dell’amministrazione Tarasconi, l’assessore ai Lavori Pubblici Matteo Bongiorni e il direttore generale Luca Canessa. durante la commissione Assetto del Territorio presieduta da Caterina Pagani. La contestazione avviata dal Comune e comunicata all’azienda “rileva gravi inadempienze” e va “verso la risoluzione del contratto” della società che gestisce gli spazi blu in città, qualora non vengano “comunicate analiticamente le attività intraprese per rimuovere le inadempienze contestate”.

commissione piazza Cittadella

“Pratica di fretta, pratica sospetta” ricorda in apertura di seduta la capogruppo di FdI, Sara Soresi, ribadendo la posizione del centrodestra su piazza Cittadella. “Più che una pratica urbanistica è una partita politica importante per il sindaco. Non siamo disfattisti, come ci accusa il Pd. Noi siamo realisti e abbiamo a cuore il bene dei cittadini: l’opera non è ancora iniziata, mentre sono già scattati gli aumenti delle tariffe”. “Non voglio fare l’avvocato difensore né l’avvocato accusatore in questa vicenda, che intendo riportare sul merito – replica l’assessore Matteo Bongiorni -. Nell’ultimo anno e mezzo si è cercato di trovare una soluzione a una pratica che è di lungo corso, e immaginarsi la soluzione di un comparto che è in piano centro storico, a ridosso di palazzo Farnese. E questo è un impegno politico. Abbiamo cercato di mettere le carte a posto. Rispetto alle tempistica, faccio notare che non è tutto gestibile dal punto di vista del Comune e del concessionario, quanto della bancabilità dell’opera. Sarebbe miope non avere un atteggiamento di prudenza nel risolvere una questione che si trascina da anni, con il coinvolgimento di soggetti locali, sia in termini di imprenditori che anche di una banca locale pronta a intervenire. Non mi è chiaro quale potrebbe essere il piano B. Oggi una dead line – dice – ce l’abbiamo”.

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“Intanto le tariffe dei parcheggi sono aumentate e i cittadini se ne sono accorti. Cosa succede se le certificazioni bancarie arrivano dopo 4 anni? – interviene Gloria Zanardi (FdI) – Perché l’informativa antimafia non è ancora arrivata?” Quella inviata dal Comune a Piacenza Parcheggi – precisa il direttore generale Luca Canessa – “non è una diffida. Si tratta del rilievo di grave inadempimento” da parte della società concessionaria. “Se entro 30 giorni non ne fornisce giustificazione, per noi il contratto è risolto”. Nell’arco di 10 anni, sottolinea, Palazzo Mercanti non ha mai avviato un procedimento di questo tipo. Se gli uffici lo hanno fatto “è perché ritengono la società “gravemente inadempiente”. “Riteniamo di aver svolto dignitosamente il nostro lavoro – continua – con la stesura di un addendum che tutela il Comune. Faccio presente che da tempo non venivano chieste le verifiche antimafia al concessionario”.

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Per la capogruppo della civica di centrodestra ed ex sindaco, Patrizia Barbieri, non ci sono stati 10 anni di immobilismo. “Si cercava di capire quale fosse l’interesse pubblico” della realizzazione del parcheggio interrato in piazza Cittadella. Partita che sembrava essere solo tecnica, poi tornata sui tavoli politici con la revisione del piano economico finanziario durante il covid, che aveva portato a uno sconto del canone per la società, che lamentava una riduzione degli introiti per il servizio di sosta. “Adesso manca ancora la bancabilità dell’opera, mentre i cittadini hanno già iniziato a pagare gli aumenti delle tariffe”. “Alternativa per Piacenza è sempre stata contro la realizzazione del parcheggio interrato – interviene Luigi Rabuffi -, che prevede un costo a singolo posto auto equiparabile a quello di appartamento. Sono passati oltre 140 giorni dal via libera al nuovo piano finanziario, il concessionario avrebbe potuto iniziare a accordarsi con qualsiasi banca già dai primi giorni dello scorso agosto”. “Il gestore doveva sapere – incalza Stefano Cugini (ApP) – che la questione della bancabilità sarebbe stata importante. Se i ritardi erano imputabili alle tempistiche degli istituti di credito, queste motivazioni andavano fornite entro il 20 gennaio” Ossia un mese dopo la firma dell’addendum, che altrimenti “rischia di valere solo per il concessionario. Con questo giochino ‘è colpa delle banche’ possono andare avanti in eterno. Perché andiamo avanti con un soggetto del genere? Cosa stiamo aspettando?”

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Luca Zandonella (Lega) incalza ancora sul tema ricarico tariffe dei servizi di sosta e sul perchè non sia stato vincolato all’effettivo avvio dei cantiere in piazza Cittadella, mentre Salvatore Scafuto (Pd) rivendica il merito dell’amministrazione Tarasconi di “aver sbloccato la pratica. E’ un dato di fatto che non si può negare”, con l’adozione dell’addendum che è andata a sanare una “posizione di debolezza e grave rischio per il nostro Comune. Il nostro obiettivo è di sistemare l’intero comparto della città” vicino a palazzo Farnese. L’addendum contiene la revisione del contratto tra Comune e società aggiudicatrici dell’appalto: impossibile andare a discutere con gli istituti di credito, ricorda Angela Fugazza (Civica Tarasconi), prima della sua sottoscrizione. “Al di là delle polemiche – dice -, mi sfugge la posizione del centrodestra su piazza Cittadella. Quale sarebbe stato il prossimo passo, se fosse stato ancora al governo della città?”. Se prima i “progetti stagnavano, con questa amministrazione si è proceduto spediti con un progetto politico fin da subito – interviene il capogruppo Pd Andrea Fossati -. Il nostro percorso lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo. Tuteleremo i nostri interessi e anche la sistemazione della piazza”.

“Non mi sta bene che si dica che non vogliamo tutelare gli interessi della città” replica Barbara Mazza (civica Barbieri – Liberi). “Già i revisori dei conti avevano fatto presente di aver suggerito di accertare la bancabilità dell’opera”. “Sono sorpreso e perplesso dal tipo di domande che si stanno sviluppando, e ne rivolgo una io ai colleghi del centrodestra – chiede Boris Infantino (Piacenza Coraggiosa) -: cosa volete fare? ApP sostiene che il parcheggio interrato non andrebbe realizzato, ma il centrodestra cosa vuole fare? C’è fretta o troppa poca fretta? Noi abbiamo deciso politicamente come intervenire, scegliendo di non bloccare la realizzazione del parcheggio perché ci avrebbe esposto a un contenzioso e definendo come procedere”. “Con i se e con i ma non si va da nessuna parte – commenta Matteo Anelli (Pc Coraggiosa) -. Nell’ultimo anno e mezzo l’amministrazione si è prodigata per mettersi in una posizione di forza rispetto a questa pratica. Non sono mai stato un ultras del parcheggio sotterraneo, ma ho sposato la causa per evitare contenziosi. Il tema è se convenga essere ancora attendisti”, ma vista la delicatezza della vicenda la prudenza consiglia ancora cautela.

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