“Una giornata contro la violenza negli stadi in memoria di Raciti” Il Sap scrive a Foti e Murelli

La segreteria provinciale di Piacenza del sindacato autonomo di polizia (Sap) ha chiesto ai parlamentari piacentini Tommaso Foti (Fdi) ed Elena Murelli (Lega) di farsi portavoce della proposta di istituire una giornata contro la violenza negli stadi in onore di Filippo Raciti, l’ispettore di polizia ucciso il 2 febbraio 2007 (esattamente 14 anni fa) all’esterno dello stadio “Massimino” di Catania, durante i disordini scoppiati fra gli ultras del Catania e del Palermo. L’appello è stato esteso anche ai presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa e al presidente Figc Gabriele Gravina. “Dal 2007 – spiega Marco Fusari, segretario provinciale Sap di Piacenza – anno in cui accadde questo tragico e infausto evento, è stato portato avanti un lungo percorso che ha consentito alle famiglie di tornare allo stadio e vivere con positività i momenti di sport. Tra gli strumenti più efficaci si pensi, ad esempio, al Daspo, all’introduzione degli steward, alla possibilità di arresto in flagranza differita, nonché all’istituzione di un Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica (Cnosp)”.

Ricordando i recenti momenti di tensioni e scontri registrati tra avverse tifoserie – quali gli scontri durante l’ultimo derby Roma-Lazio, i tafferugli di gennaio fra i tifosi di Spal e Monza, i disordini a Verona prima della partita Hellas-Napoli a ottobre 2023 – Fusari precisa che “negli ultimi tempi stiamo purtroppo registrando un ritorno di episodi di violenza dentro e soprattutto fuori dagli stadi. Per questo motivo è indispensabile che non venga abbassata la guardia, onde evitare un ripetersi di inaccettabili episodi di violenza. Ritenendo sia ora necessario per tutti porre la massima attenzione rispetto a questo fenomeno che si sta riproponendo – conclude Fusari – abbiamo chiesto di valutare l’opportunità di istituire una giornata contro la violenza negli stadi da dedicare proprio a Filippo Raciti, che in un evento analogo ha perso il bene più caro, la propria vita. Lo sport è e deve rimanere un momento di condivisione, di fratellanza, di solidarietà e di rispetto per l’avversario e per il prossimo, indipendentemente dal tifo, dalla razza o dalla religione di atleti e tifosi. Lo sport deve unire e non dividere”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.