“Spazio aperto e intergenerazionale al parco Galleana” Ok alla proposta del consiglio dei ragazzi fotogallery

Palazzo Mercanti ha ospitato per la prima volta durante una seduta ufficiale del consiglio comunale l’intervento di una delegazione dell’omologa assemblea dei ragazzi, attiva a Piacenza dal lontano 1996. All’ordine del giorno la proposta elaborata dal consiglio dei ragazzi e delle ragazze per istituire un nuovo spazio aggregativo all’interno del Parco della Galleana, una casetta “Ubuntu”“io sono perché noi siamo” in lingua africana – aperto e intergenerazionale, per svolgere varie attività di socializzazione e incontro. Dopo il ringraziamento della presidente dell’assemblea Paola Gazzolo, il sindaco Katia Tarasconi ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, dando il benvenuto ai giovanissimi consiglieri: “E’ emozionante stare in quest’aula non solo per voi, ma anche per gli adulti, qui si prendono le decisioni che toccano la vita dei cittadini, è un onore avervi qui e anche noi impareremo qualcosa da quello che ci presenterete”.

Alla presenza dell’educatrice Elisa Sarchi del centro psicopedagogico per la pace, che ha coordinato i lavori del consiglio “junior”, hanno preso la parola i delegati: Mattia Mignani della scuola Dante, Inas El Alam della scuola Anna Frak, Luca Mami della scuola Anna Frank, Giulia Meles della scuola Calvino, e Nina Ronda della scuola Calvino. La proposta concreta maturata nelle riunioni del consiglio dei mesi passati è quella di utilizzare una struttura già esistente all’interno del parco della Galleana per creare il nuovo spazio “Ubuntu”, aperto e intergenerazionale, visto che il parco è frequentato da numerosi anziani. La casetta sarà provvista di tavoli all’interno per svariate attività: giocare, leggere, stare insieme, e potrà essere allestita con scaffali di libri per il bookcrossing, giochi da tavolo e da esterno, materiali di cancelleria. Altro aspetto importante, il consiglio delle ragazze e dei ragazzi ha deciso all’unanimità che lo spazio non avrà una connessione wi fi. All’esterno dello spazio si prevede l’inserimento di aiuole, per permettere agli studenti di piantare diverse tipologie di fiori, di cui prendersi cura. Inoltre, si prevede anche una recinzione in legno, una tenda esterna e quattro tavoli da picnic. All’esterno dello spazio saranno installati pannelli solari lungo il tetto, che produrranno l’energia elettrica per far funzionare il clima interno. Si prevede anche l’aggiunta di un condizionatore e vari raccoglitori per la differenziata. Il progetto nasce dal forte desiderio e dal bisogno dei bambini di uno spazio in cui ritrovarsi anche d’inverno nel parco della Galleana, uno degli spazi verdi che, durante le consultazioni dei consigli comunali “junior”, è risultato essere fra i più frequentati e amati dalle bambine e dai bambini.

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Il consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze a Palazzo Mercanti

Mattia Mignani (scuola Dante) è stato il primo giovane consigliere a intervenire: “Per noi il consiglio è iniziato in classe con la presentazione del progetto e la condivisione delle informazioni coi nostri compagni, abbiamo individuato un posto che ci piaceva sul territorio del Comune per provare a immaginare come cambiarlo, i grandi si sarebbero impegnati ad ascoltare le nostre idee e a valutare gli elaborati”. Inas El Alam (Anna Frank) ha parlato della genesi progetto Ubuntu: “Dopo gli incontri a Spazio Due ci siamo divisi gli argomenti su cui intervenire, ci siamo sentiti importanti nel raccogliere le proposte di tanti, abbiamo discusso e ci siamo ascoltati a vicenda fino alla proposta finale, lo spazio è stato chiamato Ubuntu, che significa “io sono perché noi siamo” secondo un’antica lingua africana, perchè la nostra proposta fa riferimento proprio a questo concetto”. Luca Mami (Anna Frank) ha spiegato come si è perfezionato il progetto: “La proposta iniziale ancora da definire è diventata l’Ubuntu club pensato come uno spazio speciale al parco della Galleana dove bambini e ragazzi possano avere un punto di ritrovo, aggregazione e socialità, nel pieno rispetto per l’ambiente e per crescere. La condivisione della casetta Ubuntu seguirà alcune regole di gestione, per un club aperto a tutti senza distinzione alcuna. Una riunione annuale degli iscritti verrà convocata per valutare le nuove proposte. Insieme agli anziani che frequentano il parco ci saranno inoltre opportunità di crescita insieme, di scambio di insegnamenti e di custodia comune dell’Ubuntu club”. Giulia Meles (Calvino) ha presentato nel dettaglio il progetto di sistemazione dello spazio Ubuntu “con mobili e oggetti utili, i giochi e i raccoglitori della differenziata, abbiamo deciso di dire no al wi fi perchè si giocherà dal vivo, tutti devono contribuire senza togliere nulla agli altri, avremo massimo dell’inclusività, e metteremo una targhetta per ricordare che l’idea è nata dal consiglio comunale dei ragazzi”. Nina Ronda (Calvino) ha ricordato che l’idea di Ubuntu Club “sintetizza i progetti nati dal consiglio comunale dei ragazzi e prevede anche la sistemazione dell’area esterna alla casetta, attraverso una cura del verde e uno spazio di bookcrossing”. “Lo spazio esterno dell’Ubuntu ha un significato molto importante, – ha aggiunto – per giocare insieme, avremo le pareti esterne colorate e una tenda o dei pergolati per aumentare la zona d’ombra estiva, sotto cui mettere tavoli di legno a disposizione per leggere, studiare e giocare”.

La consigliera comunale più giovane del consiglio degli “adulti” Margherita Lecce ha presentato quindi una mozione urgente per sostenere la proposta dello spazio Ubuntu avanzata dagli studenti del consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, sottoscritta in maniera trasversale da tutti i gruppi politici. L’assessore alla formazione Mario Dadati ha espresso parere favorevole alla mozione e ringraziato per la qualità del progetto. Scontato – dopo gli interventi di plauso di diversi consiglieri comunali – il via libera unanime al provvedimento.

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