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Borsa di studio Armani a due studenti in Cattolica “Un esempio di dedizione al lavoro”

Prima consegna delle borse di studio dedicate a Giorgio Armani, dopo la consegna della laurea honoris causa allo stilista piacentino dall’università Cattolica. Il riconoscimento va a due giovani laureandi del corso magistrale in Global Business Management, Gloria Bianchessi e Eduardo Florian Antohe. La cerimonia di consegna si è tenuta nell’auditorium Piana della Cattolica di Piacenza, con Emanuele Vendramini, direttore del corso di laurea, Giuseppe Marsocci, vice direttore generale della società Giorgio Armani, e Ilaria Galavotti, docente di strategia e commercio internazionale del corso di Global Business Management.

“Giorgio Armani è il classico self made man – dice Gloria Bianchessi -, che si è costruito da solo, con perseveranza e duro lavoro. E’ la dimostrazione quanto partendo dalla più pura semplicità si possano costruire grandi cose”. “Una passione e una dedizione che in lui non è ancora venuta meno – sottolinea Eduardo Florian Antohe -, come hanno riportato alcune notizie di stampa Giorgio Armani si reca ancora a Milano, in atelier, a controllare che tutto sia a posto. Mi auguro di trovare qualcosa nella vita che mi permetta di arrivare, anche in età matura, ad avere la stessa passione che lui mostra nel suo lavoro”. “Questo premio è stato voluto dallo stesso Armani per premiare i due migliori studenti del corso in Global Business Management – ricorda il prof Vendramini -. Per noi è stato molto importante riuscire a coinvolgere una personalità così prestigiosa, che sottolinea la valenza internazionale dei percorsi di studi attivati in Cattolica”.

Giuseppe Marsocci sottolinea l’approccio democratico alla moda di Giorgio Armani, a partire dalla famosa giacca ‘destrutturata’: un modello che può andare bene per lei come per lui, non più una divisa ma un capo di abbigliamento comodo, in grado di far sentire chi lo indossa a proprio agio in tutte le ore del giorno. “Si tratta di una moda pensata per persone reali, è la semplicità la chiave della sua modernità” ha detto. Una mancanza di ostentazione e di eccentricità fine a se stessa, per definire un’essenza in cui non siano gli abiti a prevalere, ma siano questi invece in grado di esaltare e far emergere la personalità di chi li indossa. Un principio che fa ancora risaltare lo stile Armani, basato su quel ‘quiet luxury’ che ora, nel post covid, sottolinea Marsocci, è diventato prevalente nel mondo della moda.

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