Forze dell’ordine a presidio della mensa Caritas e vigilanza interna: le misure del Comitato per la Sicurezza

Controlli delle forze dell’ordine e della polizia locale negli orari di ingresso alla mensa della Fraternità della Caritas e ricorso possibile a forme di sicurezza “sussidiaria”, ancora da definire in collaborazione col Comune di Piacenza, con guardie giurate all’interno dei locali. E’ questa la soluzione individuata dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è riunito nella mattinata del 27 marzo in Prefettura, per affrontare i problemi di ordine pubblico che hanno indotto la Caritas a sospendere il servizio di mensa in via San Vincenzo.

“Nella mattinata del 27 marzo – recita il comunicato emesso da via San Giovanni – si è riunito, presieduto dal Prefetto Paolo Ponta, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per definire il piano coordinato dei controlli in occasione dell’imminenti festività pasquali, nonché per l’individuazione di idonee misure a tutela della mensa gestita dalla Caritas Diocesana la cui attività, a causa di liti tra alcuni ospiti degenerate in episodi di violenza, è limitata negli ultimi giorni al solo asporto dei pasti”. “Con riferimento alla zona dove è ubicata la mensa della Caritas Diocesana – prosegue la nota – sono stati concordati controlli congiunti da parte delle forze dell’ordine e della polizia locale con soste delle pattuglie negli orari di ingresso e distribuzione dei pasti. Al contempo la Caritas Diocesana, supportata dal Comune di Piacenza, individuerà delle soluzioni organizzative al fine di ritornare all’ordinaria erogazione del servizio, anche mediante l’eventuale ricorso a forme di sicurezza interna sussidiaria (servizi di portierato e guardie giurate) e un più stretto rapporto con le Forze di Polizia al fine di isolare singoli individui violenti”. Alla riunione hanno partecipato il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, l’assessore al welfare Nicoletta Corvi, il direttore della Caritas Diocesana Mario Idda, i vertici della Questura, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Nei giorni scorsi il direttore della Caritas Mario Idda aveva sottolineato la necessità di ripristinare le condizioni di sicurezza e di incolumità per volontari e ospiti alla mensa, come condizione minima per la riapertura del servizio. Tuttavia era stato messo in evidenza anche il risvolto sociale del problema con la presenza di persone che richiedono interventi specifici di natura assistenziale.