Le Rubriche di PiacenzaSera - Cooperazione

L’impegno di Legacoop per la parità di genere, l’adesione al protocollo

Un impegno concreto per la parità, quello assunto da imprese, sindacati e istituzioni lo scorso 5 marzo, con la firma congiunta del “Documento di intesa per il miglioramento qualitativo in ambito lavorativo, famigliare e sociale delle donne nel territorio di Piacenza e provincia”. Con questo atto, Legacoop Emilia Ovest, insieme a Cgil, Cisl, Uil, Comune, Provincia, Consigliera di parità, Confindustria, Confapi, Cna, Confcommercio, Confcooperative, e al prefetto Paolo Ponta, si uniscono nel perseguimento di azioni e obiettivi rilevanti tra cui garantire stabilità e qualità del lavoro femminile; promuovere politiche di conciliazione e condivisione delle responsabilità educative, assistenziali e di cura; contrastare stereotipi di genere e favorire una cultura delle pari opportunità.

“La sensibilizzazione alla tematica delle pari opportunità è centrale per Legacoop – dichiara Fabrizio Ramacci, vicepresidente Legacoop Emilia Ovest -. L’impegno dell’associazione è volto alla promozione di buone pratiche a partire dalla valorizzazione dell’occupazione femminile nelle associate; nel mettere a disposizione strumenti specifici ed una rete per sostenere nuova imprenditorialità femminile cooperativa. Partecipiamo attivamente alla Commissione Pari Opportunità a livello regionale e nazionale, elemento fondamentale nel processo di valorizzazione del capitale femminile. Affianchiamo le associate nella comprensione e diffusione degli aspetti normativi tra cui la certificazione di parità di genere, anche grazie a bandi e finanziamenti specifici e programmazione di percorsi formativi”.

“A conferma della responsabilità della nostra organizzazione – prosegue Ramacci – tra i temi della Conferenza programmatica che vede impegnata Legacoop in questi mesi nelle sue varie articolazioni territoriali e settoriali, riveste un ruolo sempre più rilevante l’obiettivo di rendere la cooperazione sempre più attrattiva per le nuove generazioni e per le donne, rafforzandone la presenza nei ruoli dirigenziali e diffondendo e valorizzando le buone pratiche in modo stabile”.

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