Minori stranieri, scontro in aula “Facciamo il possibile, ma il Governo non vuole gestire il problema”

“Sulla situazione dei minori stranieri non accompagnati non abbiamo nessuna voglia di nascondere le difficoltà, ma non c’è la volontà del Governo di gestire il problema”. Sono le parole del sindaco Tarasconi durante la discussione che ha tenuto banco per gran parte delle comunicazioni iniziali del consiglio comunale del 4 marzo. Al centro del confronto è tornata l’emergenza generata dall’incremento costante nei mesi passati dell’afflusso di giovani stranieri sul nostro territorio, così come in altri capoluoghi italiani, specialmente del Nord Italia. Un impegno ingente in termini finanziari, di integrazione e gestione sociale, interamente demandato agli enti locali, che porta con sé talvolta problemi di ordine pubblico.

A dare il via al dibattito in aula la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi, che ha consegnato all’assessore ai servizi sociali Nicoletta Corvi una petizione “con le prime 60 firme” per denunciare la situazione del Petit Hotel, la struttura in via Pennazzi che ospita alcuni di questi ragazzi in carico del Comune di Piacenza. “Mi hanno riferito – ha sostenuto Soresi – che all’interno sono stati trovati oggetti rubati e sostanze stupefacenti, ci sono stati danneggiamenti, che questi ragazzi prendono il bus e non pagano il biglietto. E poi a rifondere deve essere proprio il Comune di Piacenza”. Anche Luca Zandonella (Lega) ha citato la situazione della struttura di accoglienza e il servizio giornalistico andato in onda in una trasmissione Mediaset. Alle critiche degli esponenti della minoranza ha replicato il sindaco Katia Tarasconi, sollecitando la condivisione della situazione e una ricerca comune di soluzioni.

consiglio comunale minori stranieri

“Sul tema dei minori stranieri non accompagnati vorrei fosse chiaro – ha sottolineato Tarasconi – che non abbiamo nessuna voglia di nascondere le difficoltà. Dobbiamo aggiungere che l’amministrazione comunale fa quel che può con le risorse date, a fronte di un raddoppio degli arrivi. Se da parte del Governo ci fosse la volontà di centralizzare la gestione per distribuire meglio i minori sul territorio, insieme a quella di dare maggiori risorse agli enti locali, potremmo proporre più percorsi educativi e di integrazione”. “Se ci sono proposte per risolvere questo problema – ha proseguito – con idee da mettere in campo la mia porta è sempre aperta. Se all’interno del Petit Hotel ci fosse un’arsenale di armi e una centrale dello spaccio e le forze dell’ordine non se ne fossero accorte, sarebbe un problema. Oggi noi cerchiamo di allontanare i ragazzi problematici che cercano di sviare i ragazzi bravi, ma incontriamo tante difficoltà. E non dobbiamo mai dimenticare che stiamo parlando di ragazzi e di persone, molti di loro hanno vissuto storie che fanno venire la pelle d’oca. Hanno tanti problemi che si fanno sentire, così come la mancanza di fondi per poterli instradare verso un percorso di vita sano. Tutti insieme proviamo allora a trovare le soluzioni”.

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Sul tema minori stranieri è intervenuta la consigliera Angela Fugazza (civica Tarasconi) che ha evidenziato i numeri: “Gli arrivi hanno superati le 200 unità, e dobbiamo dirci che arrivano anche ragazzi che con problemi che richiedono un successivo allontanamento, ma il Comune ha il dovere di accogliere. E’ evidente la mancanza di una regia nazionale che possa coordinare tutti gli sforzi tra le autorità sul territorio. Non dimentichiamo che per questi minori spesso un progetto di vita e di futuro è difficile da immaginare, così come è complicato pensare a un’integrazione immediata senza percorsi di sostegno”. Sergio Ferri (Pd) ha rimarcato che il problema accomuna tante città sul territorio, di diverso orientamento politico: “Non c’è solo a Piacenza, ma in tanti capoluoghi del nord. Nessuno ha la bacchetta magica vanno trovate le soluzioni”.

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