Piacenza, uno dei peggiori climi d’Italia (102°). In 10 anni temperatura media +2,18 gradi

Sette ore e mezza di sole al giorno, 79 giorni di pioggia all’anno e 13 giorni di precipitazioni estreme. Trentotto giorni di nebbia (con banchi almeno in una fascia esaoraria), 20 “giorni freddi” contro 80 giorni sopra i 30 gradi. Più di metà anno (193 giorni) fuori dal comfort climatico, cioè con umidità minore del 30% o maggiore del 70%). Sono alcuni fra i dieci parametri climatici che inseriscono Piacenza fra le peggiori città italiane per il “bel tempo”, nell’ultima classifica elaborata dal Sole 24 Ore su dati forniti da 3bmeteo. Una graduatoria che entra fra i parametri dell’indice annuale della Qualità della vita. In dieci anni, dal 2013 al 2023, la temperatura media in provincia di Piacenza è aumentata di 2,18 gradi.

L’indicatore peggiore per la nostra provincia è quello relativo ai giorni freddi (103° posto), ossia con temperatura massima percepita minore di 3 gradi, poi la nebbia (98°) e la brezza estiva (87°), con soli 4,2 nodi medi giornalieri di vento nella stagione. Al contrario, punteggi discreti per quanto riguarda gli eventi estremi (16°) cioè i giorni con accumulo di pioggia maggiore di 40 millimetri per fascia esaoraria, e le raffiche di vento (17°), con soli 36 giorni annui con raffiche maggiori di 25 nodi. I fenomeni climatici estremi – si legge sul “Sole” – resi più frequenti dal cambiamento in corso, stanno modificando speranza di vita, mortalità, spostamenti migratori e così via. Nella top ten del benessere climatico domina la Puglia: al primo posto c’è Bari, al terzo Barletta-Andria-Trani, al settimo Brindisi. Le altre posizioni sono occupate da Imperia (2^a), Catania (4^a), Pescara (5^a), Livorno (6^a), Chieti (8^a), Agrigento (9^a) e Cagliari (10^a). Piacenza occupa il centoduesimo posto su 107 province italiane. Peggio solo Caserta, Cremona, Pavia, Alessandria e il fanalino di coda Belluno.