Scuole di montagna, presentato all’Ufficio scolastico il progetto di welfare di Fol in Fest

Nuovo passo avanti per il progetto “Welfare aziendale. Un ponte fra pianura e montagna”, nato e sviluppato in seno al Fol in Fest, che è stato presentato all’Ufficio Scolastico Provinciale, rappresentato dalla dottoressa Giorgia Babini, con cui si è dato avvio a una strategica fase di confronto. Il festival, la cui seconda edizione si è tenuta lo scorso agosto ed è promosso da alcuni dei comuni di montagna della nostra provincia – Alta Val Tidone come capofila, Morfasso, Ferriere e Ottone – ha lo scopo di raccontare la vita nei territori montani dell’interno, riscoprendo le ragioni per cui scegliere queste aree come luogo dove costruire il proprio progetto di vita. “Il progetto di welfare aziendale e scuole di montagna va proprio in questa direzione – commenta Massimo Polledri, curatore scientifico dell’iniziativa – e siamo orgogliosi di averlo potuto presentare all’Ufficio scolastico provinciale, con cui si è aperto un dialogo importante che non può che essere che positivo viatico alla concretizzazione dell’iniziativa”.

Il progetto ha visto una prima fase in cui, grazie all’elaborazione realizzata dall’Associazione “Musica e Cultura” di Fabio Torrembini, è stato approntato un questionario diffuso tra i lavoratori della logistica, “un bacino di persone importante nel nostro territorio, in parte anche proveniente da fuori provincia e che cerca le migliori condizioni dove insediarsi e far crescere i propri figli”. Le 15 domande contenute nel questionario si indirizzano a scoprire esigenze delle famiglie e punti di forza e di debolezza del sistema dei servizi scolastici, dai trasporti alla conciliazione dei tempi scuola-casa-lavoro. “Grazie allo spaccato che ne uscirà – continua Polledri – potremo evidenziare quelli che sono i punti di forza delle scuole di montagna ed elaborare i servizi necessari perché le medesime scuole siano attrattive per alunni e famiglie”.

“I territori di montagna – sottolinea Franco Albertini, Sindaco del Comune di Alta Val Tidone – hanno subìto negli anni un progressivo spopolamento. Oggi, come certificano i numeri in crescita di nuovi residenti e sulle nascite, il trend si sta invertendo, anche grazie agli importanti investimenti che nei limiti del possibile riusciamo a mettere in campo sia su infrastrutture sia sui servizi. Il Fol in Fest, che abbiamo voluto per raccontare le difficoltà ma soprattutto le opportunità della vita in montagna, ci ha permesso di elaborare questo progetto ambizioso ma concreto in cui crediamo moltissimo: l’attrattività del nostro territorio passa anche dai servizi sociali e scolastici che riusciamo a fornire alle famiglie che qui si insediano. Colgo l’occasione per ringraziare, a nome di tutte le Amministrazioni comunali del Fol in Fest, chi ha deciso di sostenere questo festival e il progetto di welfare, a partire dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, Banca di Piacenza, Allied e Gruppo ALS”.

Nei giorni scorsi il progetto è stato presentato, negli uffici della Provincia, a Giorgia Babini, rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale. “E’ stato un incontro proficuo – ha detto Camillo Mozzoni dell’Associazione Novecento, che si occupa degli aspetti organizzativi del festival, che ha accompagnato Albertini e Polledri – che ci ha permesso di capire quali potrebbero essere i prossimi step, a partire dal confronto con dirigente scolastico e docenti una volta che avremo i risultati del questionario. Questo ci permetterà di cogliere i possibili interessi e punti di incontro tra domanda e offerta di servizi e sviluppare politiche adeguate”. Parallelamente allo sviluppo del progetto di welfare aziendale, i comuni del Fol in Fest stanno comunque già elaborando alcune iniziative che vanno nella direzione di ampliamento dell’offerta di servizi per gli alunni. “Alcune sono già in fase di avvio, altre saranno attivate più avanti – spiega Polledri -. Si tratta di progetti, in linea di massima uno per ognuno dei 4 paesi, che cercano di intercettare le esigenze delle famiglie, fornendo risposte in termini di servizi per le fasce più giovani della popolazione, in particolare quando queste non sono impegnate nell’attività scolastica: quindi progetti pomeridiani o estivi in particolare. Su questi progetti l’organizzazione del Fol in Fest ha investito con un proprio contributo alla realizzazione e a breve forniremo tutti i dettagli e le informazioni utili”.

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