Tra sacro e profano, arte contemporanea e arte sacra dialogano a palazzo XNL fotogallery

Nella galleria al piano rialzato l’emozione intima e dirompente generata dalle monumentali sculture di Berlinde De Bruyckere e dalle sofisticate incisioni di Carol Rama, e al primo piano il giardino di opere creato da Andrea Sala, in cui oggetti liturgici provenienti dai depositi diocesani si confondono con le sculture fragili e preziose dell’artista, realizzati in terracotta, ceramica e vetro. E poi il/la Dolente, opera proveniente dal patrimonio delle collezioni della Diocesi di recente attribuita all’illustre scultore rinascimentale Giovanni Angelo Del Maino, che è stata oggetto di uno studio di restauro accuratamente documentato in mostra.

Si sono aperte al pubblico questa mattina in XNL, il centro dedicato ai linguaggi del contemporaneo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, i due nuovi capitoli del ciclo espositivo Sul Guardare, curato dalla direttrice di XNL Arte Paola Nicolin, che invita gli artisti del presente a rileggere e interpretare il patrimonio diffuso in musei e collezioni della città di Piacenza. Gli Atti 2° e 3° di questo percorso (liberamente ispirato alla serie televisiva Ways of Seeing ideata nel 1971 da John Berger per la BBC), sono stati realizzati grazie alla collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Piacenza-Bobbio e il suo Direttore Manuel Ferrari e con il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Alla presentazione, oltre alla curatrice del progetto Paola Nicolin e all’artista Andrea Sala, sono intervenuti Mario Magnelli, vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Manuel Ferrari in rappresentanza della Diocesi, l’assessore Fabrizio Brianzi per il Comune di Piacenza, Alexandra Wetzel, co-curatrice della sezione dedicata a Carol Rama, e Sara Abram, la direttrice del Centro Restauro e Conservazione La Venaria Reale, che ha condotto lo studio sulla scultura della Dolente illustrato ai visitatori dalle restauratrici Paola Buscaglia e Valeria Ponza.

Nel presentare le nuove mostre «che proseguono il cammino dell’istituzione come luogo di dialogo tra le collezioni piacentine e l’arte contemporanea, fra memoria e innovazione, per valorizzare il passato con gli occhi del presente», Mario Magnelli, oltre a ringraziare i fautori dell’iniziativa e le autorità civili e militari presenti, ha sottolineato il ruolo fondamentale di Rete Cultura Piacenza nell’operazione: «La rete delle istituzioni culturali piacentine sta operando in modo congiunto per dar vita a proposte articolate e di valore per i piacentini, e per promuovere il territorio verso l’esterno». “Siamo onorati di poter lavorare con due giganti del XX e XXI secolo come Carol Rama e Berlinde De Bruyckere – è il commento della curatrice delle mostre Paola Nicolin, direttrice della sezione Arte di XNL –. Due donne potenti e poetiche insieme, che attraverso il loro lavoro ci parlano di dolore e bellezza oggi e sempre. Con Andrea Sala diamo voce a un artista italiano che da anni racconta la storia degli oggetti che ci circondano e dei loro significati simbolici. Quelle che si aprono sono due mostre all’insegna di importanti collaborazioni: il Centro Conservazione e Restauro la Venaria Reale e l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi, che hanno reso possibile l’operazione di restituzione di un’opera d’arte rinascimentale di un autore cruciale per la storia della città di Piacenza, quale è Del Maino. Pensiamo che le esposizioni servano a questo: raccontare storie di bellezza e conoscenza e portarne consapevolezza alla comunità”.

In merito al progetto, il direttore Manuel Ferrari ha sottolineato l’importanza e la bellezza – per le collezioni diocesane – di “porsi sul sagrato”, inteso come luogo d’incontro fra sacro e profano: «Sottoporre il nostro patrimonio allo sguardo degli artisti contemporanei ci rivela come esso rappresenti ancora oggi una riserva importante di significati. Comprenderli o meno dipende da chi guarda e dal come guarda».

LE DUE MOSTRE
Sul Guardare Atto 2 – Berlinde de Bruyckere, Giovanni Angelo Del Maino, Carol Rama
a cura di Paola Nicolin con la collaborazione di Alexandra Wetzel

2 marzo – 30 giugno 2024
Piano rialzato – XNL Piacenza

Un inedito dialogo tra due sofisticate e incisive artiste del XX Secolo, Berlinde de Bruyckere e Carol Rama, attorno a un’importante opera proveniente dal patrimonio delle collezioni della Diocesi intitolata Dolente, di recente attribuita allo scultore rinascimentale Giovanni Angelo Del Maino e proveniente dalla chiesa di Sant’Eufemia in Piacenza. L’opera, realizzata nei primi decenni del XVI Secolo e testimonianza del sentire fortemente contemporaneo dell’artista, è stata sottoposta a uno studio di restauro intrapreso dal Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale che si è preso cura di analizzare l’anima dell’opera «Non per “riportarla all’antico splendore” – come ha sottolineato Sara Ambram durante la presentazione – ma per comprendere quante volte e come, nei secoli, la scultura sia stata presa in cura dalla comunità affinché potesse entrare in relazione con le persone di quel tempo». Nell’ambito della mostra, Dolente diventa spunto per riflettere sulla resilienza al dolore tra vulnerabilità e forza, instaurando un dialogo con le opere di due artiste che hanno anticipato ricerche e attitudini di generazioni più recenti.
Le opere grafiche di Carol Rama svelano la forza delicata della sua arte: fiori, mani, pugni, parche e volti appaiono nel buio dello spazio come voci laterali eppure potentissime. Dall’altro lato le sculture e i disegni di Berlinde de Bruyckere, protagonista quest’anno di una mostra personale a Venezia presso l’Abbazia di San Giorgio Maggiore in occasione della prossima Biennale Arte, sono incursioni in uno spazio intimo e domestico, seppur monumentali nelle loro dimensioni: letti sovrastati da cumuli di coperte, corpi in metamorfosi tra essere umano e forme naturali scandiscono il ritmo dello spazio e parlano nel silenzio di protezione e soffocamento, memoria collettiva e intimità, bellezza e lacerto.

Sul Guardare Atto 3 – Andrea Sala
a cura di Paola Nicolin

date
2 marzo – 30 giugno 2024
Primo Piano – XNL Piacenza

Protagonista del terzo atto della serie Sul Guardare è Andrea Sala (Como, 1976), artista italiano cresciuto professionalmente tra l’Italia e il Canada, le cui sculture riflettono l’interesse per la cultura del progetto e la ricerca sui processi, che nascono dalla fascinazione per materiali spesso fragili come la terracotta e la ceramica. La peculiare sensibilità verso la poetica dei materiali e del display di Sala dialoga qui con opere provenienti dai depositi del palazzo vescovile di Piacenza, dove l’artista ha selezionato oggetti come custodie, paramenti liturgici, contenitori, coppe, candelieri, e li ha rimontati entro una nuova cornice che ne ribalta la prospettiva, accompagnandoli con una selezione di sue nuove sculture in ceramica e disegni realizzati per l’occasione. «Questo progetto – afferma Andrea Sala – è importante proprio perché sono stato chiamato a fare qualcosa che nella mia pratica artistica è una costante. Mi interessa far entrare lo spettatore in un meccanismo di rielaborazione di particolari strutture linguistiche culturali, in questo caso il rito, il simbolo e i relativi oggetti appartenenti al sacro, contaminandole con altre forme, usi e significati». Tema della mostra è una riflessione sull’involucro, su ciò che avvolge, sia esso una veste, una scatola, una coperta, un ventre. Lo sguardo dell’artista sugli oggetti, privo di connotazione religiosa, offre l’occasione di ragionare su ciò che contiene per capire meglio ciò che è contenuto. Queste forme perfette sono “contenitori del sacro” e insieme raccontano di storie, di viaggi, di riti, di solitudine e intimità così come di moltitudini in processione, di pace e di guerre, di conversioni e sottomissioni, di sfarzo e povertà, di vita e di morte.

Le mostre rimarranno aperte al pubblico fino al 30 giugno, ogni venerdì, sabato e domenica dalle ore 10.30 alle ore 19.30.

LE ALTRE ESPOSIZIONI DEL CONTEMPORANEO IN CITTÀ
In occasione delle inaugurazioni XNL, insieme alla rete di Aperto, ricorda le altre esposizioni la rete di Aperto ricorda le mostre d’arte contemporanea in città.

ALFABETO BIANCO | Via Nova 53, Piacenza
Gordon Matta-Clark / Giorgio Andreotta Calò donna Kukama Hans Schabus
Gordon Matta-Clark / Antonio Ottomanelli
Fino al 15 marzo
Dal mercoledì al sabato dalle ore 14 alle 19

Spazio BFT | Vicolo Edilizia 25, Piacenza
SOPRANNATURALE, a cura di G. Gammarota. Collettiva internazionale di fotografia ideata e realizzata da RED ALB GALLERY.
Fino al 9 marzo 2024
Mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 17 alle 19

UNA galleria | via Sant’Antonino 33, Piacenza
Me ilumino de inmensidad, la prima mostra di Micaela Piñero (*1990 Buenos Aires) in Italia, a cura della galleria Constitución di Buenos Aires.
Fino al 18 maggio 2024
mar-ven: 16:00 – 19:00 | sab 10:00 – 13:00 & 16:00 pm – 19:00 + su appuntamento

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