“Truffa dell’anello” ai danni di un automobilista: denunciata la banda

Si è riproposta nei giorni scorsi a Piacenza la “truffa dell’anello”, raggiro che sfrutta la disponibilità delle persone e la propensione a fornire un aiuto a chi si trova in difficoltà. Lo schema è piuttosto semplice: i truffatori parcheggiano il proprio veicolo a bordo strada, fingendo di essere rimasti senza benzina ed aspettano che qualcuno si fermi per chiedere se necessitino di aiuto. Il malcapitato di turno solitamente presta pochi euro per riempire il serbatoio, ma i malintenzionati chiedono di avere più denaro in cambio del pegno di un anello apparentemente d’oro, ma in realtà del valore di pochi centesimi.

Un trucco del tutto simile è stato messo in atto sabato mattina ai danni di un piacentino in via Ponte Paladini. L’uomo si è fermato per prestare aiuto ad una famiglia di cittadini rumeni, che si erano fermati a bordo strada; dopo aver consegnato loro dieci euro per la benzina, si è fatto convincere a dare ulteriori 110 euro in cambio di un anello poi risultato finto. Il piacentino si è reso conto solo dopo ore di essere stato truffato e si è recato in questura per sporgere denuncia. Le immediate indagini della Squadra Mobile hanno permesso di individuare e denunciare all’autorità giudiziaria quattro persone accusate di truffa; si tratta di un gruppo di cittadini rumeni, da pochi giorni in Italia, e dediti a questa specifica truffa a bordo di una Mercedes di colore verde scuro. A loro carico sono anche state avviate le procedure per l’emanazione del foglio di via obbligatorio dalla Provincia di Piacenza.

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