Le Rubriche di PiacenzaSera - Cooperazione

Borse di studio e bonus caregiver in Unicoop con la certificazione della parità di genere

“La certificazione della parità di genere suggella un impegno che Unicoop porta avanti da quando è nata, 38 anni fa”. Lo sottolinea Valentina Suzzani, presidente della cooperativa di Piacenza attiva nella progettazione e gestione di servizi sociosanitari per anziani, bambini e persone con disabilità, nel festeggiare l’ottenimento da parte di Unicoop di questa innovativa certificazione, istituita solo pochi anni fa nel 2021.

Unicoop

Un’occasione, questa, per riflettere al centro diurno gestito dalla cooperativa alla Besurica, quartiere di Piacenza, rispetto alla condizione femminile e le opportunità offerte dalla nuova certificazione, “che mira a equiparare lavoro femminile e lavoro maschile. In Unicoop – ricorda la presidente Suzzani -, dove sono le lavoratrici ad essere in maggioranza anche nei quadri dirigenziali, questa equiparazione avviene sul lavoro maschile. Da tempo portiamo avanti tante iniziative per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e nel nostro caso la certificazione suggella un impegno da noi messo in atto da 38 anni, da tempo infatti abbiamo introdotto misure di sostegno per i nostri soci, come il bonus bebé da 500 euro”.

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“La certificazione della parità di genere prevede degli sgravi fiscali: questo può essere uno spunto di interesse per anche per le altre aziende – fa presente Suzzani -. Nel caso di Unicoop, essendo una cooperativa, queste risorse verranno investite in nuove iniziative a beneficio di tutti i soci. Quest’anno promuoveremo delle borse di studio per i figli dei nostri lavoratori e delle nostre lavoratrici, così come assegni caregiver, che possano aiutare i nostri dipendenti che ne abbiano necessità, ad avere un sostegno nel gestire il carico familiare”.

Unicoop

Tra gli ospiti di Unicoop anche Confapi Industria Piacenza, rappresentata dal direttore Andrea Paparo. L’associazione è stata molto attiva sul tema della certificazione della parità di genere, partecipando ai tavoli di lavoro che hanno portato alla sua stesura, ha ricordato proprio Paparo. “La nostra associazione anche a livello provinciale è da tempo attenta su questo tema, trattato durante un convegno lo scorso novembre – sottolinea -. Notiamo tra l’altro un dinamismo maggiore nelle imprese femminili rispetto a quelle dei colleghi uomini. Cosa fare per promuovere di più lo strumento della certificazione? La testimonianza è sempre la forma migliore. Presentare buone prassi e buoni esempi, come in questo caso con Unicoop, collaborando anche al di fuori delle rispettive associazioni di categoria”.

Unicoop

Tra gli ospiti anche la senatrice della Lega Elena Murelli. “La certificazione della parità di genere, proprio su richiesta delle associazioni di imprese, non è uno strumento che è stato reso obbligatorio ma ne auspichiamo la diffusione – afferma -. Il tessuto economico italiano è formato da piccole – medie imprese, quindi ci vuole sensibilizzazione e un cambiamento della mentalità, anche imprenditoriale. Contiamo soprattutto sul lavoro delle associazioni per divulgare il messaggio che la certificazione di genere è uno strumento utile: favorendo l’occupazione femminile e agevolando la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro, le aziende possono ottenere incentivi e agevola la partecipazione a bandi. E’ una sorta di do ut des, che può mettere in moto in maniera virtuosa l’economia”.

Tra le ospiti della giornata, la direttrice delle attività sociosanitarie dell’Ausl di Piacenza Eleonora Corsalini, la presidente di Federsolidarietà Paola Gemmi, e la responsabile qualità di Unicoop Arlene Zioni, entrata nel merito delle prossime iniziative che la cooperativa intende mettere in campo come, appunto, l’istituzione di “borse di studio per sostegno al percorso di studi dei figli, assegni di sostegno agli operatori caregiver, l’apertura di un Punto Infanzia: sportello informativo di sostegno alla genitorialità rivolto sia al personale che ai cittadini, l’organizzazione di iniziative di prevenzione della salute, sperimentazioni su alcuni servizi della settimana corta”.

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