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“Come superare gli ostacoli per valorizzare i propri talenti”, la Cattolica incontra gli studenti

Ci sono tre persone che hanno in comune una cosa. Sono Manuela Nicolosi, arbitro internazionale dal 2010 e prima donna a far parte di una terna arbitrale tutta femminile a dirigere una finale europea maschile, la Supercoppa Europea fra Liverpool e Chelsea del 2019, e Giuliano Razzoli detto ‘Razzo’, campione olimpico nello slalom alle Olimpiadi di Vancouver del 2010, ma anche Pietro Morello, artista e creator italiano da 4 milioni di follower, pianista, che condivide sui social contenuti che spaziano dalla musica alle attività di volontariato. Cos’hanno in comune? Hanno saputo superare gli ostacoli che si sono posti loro di fronte e valorizzare i propri talenti. Sono stati anche gli ospiti di “Lasciati Ispirare”, iniziativa organizzata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore al Teatro Politeama, che ha riunito quasi 800 studenti delle scuole superiori. Organizzato dalle facoltà di Economia e Giurisprudenza e di Scienze agrarie, alimentari e ambientali in collaborazione con il Servizio di orientamento dell’ateneo, l’appuntamento è stato gestito direttamente dagli studenti delle due facoltà, alcuni dei quali si sono cimentati in interventi in stile TED talks, con cui hanno fornito spunti di riflessione a chi era in platea nello spazio di sette minuti.

Una modalità di orientare particolare, quella scelta nell’occasione dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, e particolarmente apprezzata dagli studenti in sala, che non hanno lesinato domande e hanno seguito uno via l’altro gli interventi che si sono succeduti. “I giovani di oggi sono molto diversi da come eravamo noi alla loro età – dicono i docenti Sebastiano Grandi ed Edoardo Fornari – ma hanno valori molto marcati che spesso noi adulti fatichiamo a capire”. “È necessario che la nostra società, comprese le aziende e le istituzioni, si orienti sempre più nel comprendere la diversità fra le generazioni, perché rappresenta un grande patrimonio di cui fare tesoro”.

Manuela Nicolosi ha invitato i ragazzi a non lasciare che gli altri stabiliscano quali siano i loro limiti. Lei stessa è stata posta davanti alla scelta fra un lavoro ben remunerato e la passione di arbitrare. Ha scelto la seconda. “L’ho fatto contro tutti – dice – compresa la mia famiglia. Scelsi di arbitrare”. E di coronare un sogno: dirigere la finale del campionato del mondo femminile di calcio. Non solo però. “A sorpresa mi hanno chiamata per far parte della terna che avrebbe diretto la finale europea, per la prima volta composta da sole donne, andando anche oltre le perplessità iniziali dei colleghi uomini”. E alla fine fu un successo. “Ero felice perché avevamo dimostrato che anche le donne potevano arbitrare gare di quell’importanza”. Di ostacoli se ne intende Giuliano Razzoli, che a 15 anni era uno sciatore fra i più promettenti quando si infortunò alla schiena. “I medici consultati mi consigliarono di smettere, fino a quando a Bologna una dottoressa mi rimise in piedi”. Un anno e mezzo dopo Razzoli è nella squadra nazionale giovanile, a 22 anni esordisce in coppa del mondo e qualche stagione dopo corona il sogno olimpico. A Teatro Politeama, Pietro Morello si è seduto al pianoforte. “I bambini sono la mia fonte di ispirazione – dice – hanno idee che io non avrei mai. Ci sono situazioni in cui ci sentiamo deboli e solo i bambini sanno tirare fuori una soluzione, una chiave di lettura. Per ispirare i miei coetanei racconto ai ragazzi quello che i bambini hanno raccontato a me, mi ritengo quindi un ambasciatore della loro potenza”.

Ma oltre ai tre ospiti, protagonisti sono stati gli studenti. I ragazzi iscritti alle lauree magistrali hanno proposto alcuni temi che stanno studiando sui banchi universitari, argomenti che spaziano dall’Intelligenza Artificiale all’economia circolare, dal cambiamento climatico al fenomeno degli influencer, con l’obiettivo di stimolare e guidare nella strada verso il futuro i giovani colleghi delle superiori.

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