“Con Basaglia si è passati dalla violenza al rispetto dei malati”

Uno spettacolo che dà testimonianza della carica umana portata dalla riforma Basaglia, dando voce alla personale sanitario che colse, in questa rivoluzione, un’occasione di profonda crescita e cambiamento. Questa la potenza di “Muri – prima e dopo Basaglia”, spettacolo cult di Renato Sarti, attore, regista e autore di testi teatrali rappresentati in Italia e all’estero. L’intenso monologo portato è stato portato in scena da Giulia Lazzarini nella serata del 16 aprile a Palazzo XNL, grazie alla sezione Teatro, diretta da Paola Pedrazzini, di XNL Piacenza, il Centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che prosegue così il percorso di riflessione legato al centenario della nascita di Franco Basaglia.

Lo spettacolo nasce dalle testimonianze dirette di alcune infermiere dell’ospedale psichiatrico di Trieste, negli anni immediatamente precedenti all’introduzione della riforma Basaglia e alla sua sue successiva applicazione. Il personale sanitario è così testimone di come si sia passati “dalla violenza fatta di psicofarmaci, botte, costrizioni e lobotomie, che venivano vissuti come condizioni normali – spiega il regista Sarti -, al rispetto, al dialogo alla comprensione e condividere le sofferenze umane degli altri”. La forza di questo spettacolo, al di là del tema sempre attuale, sta nel suo essere testimone, dice il regista, del cambiamento che la riforma ha innescato nella protagonista del monologo. “La testimonianza di questa donna ha un suo percorso straordinario: era una donna popolare, proveniente da uno dei quartieri più popolari di Trieste, con il dialetto più vivace della città, che improvvisamente si trova in un altro mondo – racconta Sarti – quindi c’è una evoluzione nel suo linguaggio, drammaturgicamente molto efficace, un misto tra la sua origine popolare e il suo percorso professionale, che la porta a fare riunioni, incontri, con gli utenti, con gli psichiatri, fa corsi di aggiornamento, studia”.

A conclusione dello spettacolo, preceduto dai saluti di Elena Uber, consigliera della Fondazione di Piacenza e Vigevano, e da Paola Pedrazzini, direttrice artistica di XNL Cinema e Teatro e di Bottega XNL, Giulia Lazzarini e Renato Sarti hanno conversato insieme al noto psicologo, drammaturgo e giornalista radiofonico Massimo Cirri: ideatore, autore e voce di Caterpillar su Radio2, autore teatrale con Lella Costa e scrittore di saggi e romanzi, da venticinque anni lavora nei servizi pubblici di salute mentale.