Elezioni europee, per 290 piacentini debutto assoluto alle urne. Novità per i “fuorisede”

Quest’anno si vota per le elezioni europee. In tutti gli stati membri ci si recherà alle urne per rinnovare, dopo cinque anni, il Parlamento dell’Unione europea. In Italia la tornata elettorale sarà l’8 e il 9 giugno, in concomitanza con le amministrative nei comuni in cui si elegge il sindaco. In tutta l’Ue saranno 20,9 milioni i giovani che esprimeranno per la prima volta la propria preferenza rispetto alla composizione dell’europarlamento. L’Italia è il terzo paese col maggior numero di “debuttanti” alle urne comunitarie (2,8 milioni di elettori). A Piacenza l’appuntamento con le elezioni europee sarà il debutto assoluto alle urne per 290 neodiciottenni. Per la prima volta in Italia (solo per le Europee e non per le amministrative anche se concomitanti) agli studenti che per motivi di studio vivono lontano dal proprio comune di residenza sarà permesso votare “fuori sede”.

PER COSA SI VOTA? – Gli italiani voteranno l’8 e il 9 giugno per eleggere 76 membri del Parlamento europeo con un sistema proporzionale. In altre parole, l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti. L’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza.

CHI PUÒ VOTARE? – In Italia si ha diritto di voto alle elezioni europee se: si è compiuto il diciottesimo anno di età; si è cittadini italiani o dell’Unione europea con residenza legale in Italia, o cittadini italiani residenti all’estero; si è registrati come votanti entro la scadenza stabilita (per i cittadini Ue votanti in Italia).

LA GUIDA E LE FAQ SUL SITO DELL’UNIONE EUROPEA

LA NOVITÀ PER I FUORISEDE – In occasione delle prossime elezioni dei membri del Parlamento europeo dell’8 e 9 giugno 2024, gli studenti che per motivi di studio si trovano in un comune di una regione diversa da quella del comune di iscrizione elettorale sono ammessi a votare fuori sede. Lo stabilisce la Circolare n. 27/2024 del Ministero dell’Interno che definisce disciplina e indicazioni operative per l’esercizio del diritto di voto da parte degli studenti fuori sede.

Sono previste due modalità di esercizio del voto fuori sede: 1) se il comune di temporaneo domicilio appartiene alla medesima circoscrizione elettorale del comune di residenza, gli studenti fuori sede potranno votare direttamente nelle sezioni ordinarie del comune di temporaneo domicilio; 2) se il comune di temporaneo domicilio appartiene a una circoscrizione elettorale diversa da quella a cui appartiene il comune di residenza, gli studenti fuori sede potranno votare presso sezioni speciali istituite presso il comune capoluogo della regione alla quale appartiene il comune di temporaneo domicilio.

LA NORMATIVA DEL GOVERNO

Per poter esercitare il voto “fuori sede”, gli studenti devono presentare al comune nelle cui liste elettorali sono iscritti apposita domanda secondo il modello predisposto dal Ministero dell’Interno, con l’indicazione dell’indirizzo completo del temporaneo domicilio e di un indirizzo di posta elettronica. Insieme alla domanda deve essere presentata: copia di un documento di riconoscimento in corso di validità; copia della tessera elettorale; copia della certificazione o di altra documentazione attestante l’iscrizione presso un’istituzione scolastica universitaria o formativa. La domanda deve essere inoltrata al Comune d’iscrizione elettorale entro domenica 5 maggio, personalmente, tramite persona delegata, via email o Pec agli indirizzi di posta elettronica indicati dal Comune. Il Comune di domicilio o il Comune capoluogo di regione rilascia all’elettore fuori sede, entro il 4 giugno 2024, un’attestazione di ammissione al voto con l’indicazione del numero e dell’indirizzo della sezione presso cui votare. L’esercizio del voto fuori sede è previsto esclusivamente per le elezioni europee e non preclude all’elettore la possibilità di esercitare il voto presso il proprio comune di iscrizione elettorale per eventuali, ulteriori consultazioni abbinate.