L’artista Afran “Lavorare per i giovani è progettare il futuro”

Tra i punti di forza del progetto Studium Piacenza Apartments è l’attenzione alla cultura. Proprio per questo è stato coinvolto l’artista di origini camerunensi Afran: sua l’opera che accoglie gli inquilini all’ingresso, e sue le installazioni che decorano ciascun piano, impreziosite da citazioni di scrittori italiani e stranieri, da Cesare Pavese a Haruki Murakami.

Studium Piacenza Apartments

“Sono opere realizzate con una tecnica mista, che è un po’ una caratteristica del mio lavoro – spiega Afran -,  gioco tanto con accostamenti di varie realtà, varie tecniche, ad esempio faccio delle sculture usando il tessuto jeans, spaziando così anche nel mondo della moda. Sono stato molto incuriosito da questo progetto (Afran è stato coinvolto nell’iniziativa di Demes Ziliani dall’architetto Carlo Scagnelli, ndr), uno spazio dove il proprietario vuole creare un luogo di cultura, aperto ai giovani. Proprio per questo mi è piaciuto giocare su un certo virtuosismo dal punto di vista della prospettiva, della geometria, accostandolo con qualcosa di più giovane, utilizzando bombolette spray con una tecnica di street art. L’idea è quella di unire serietà e sostanza, ma con tocco di una leggerezza dentro”.

Studium Piacenza Apartments

“E’ stato molto stimolante poter partecipare a questo lavoro, che è atipico per me. Una delle maggiori motivazioni è che fosse rivolto ai giovani, perché poter fare qualcosa per loro è come progettare il futuro. Questo aspetto si nota nell’opera all’ingresso, con queste linee di progressione di un progetto in divenire. I giovani rappresentano proprio questo: il divenire della società di domani”.

LA BIOGRAFIA Afran, Francis Nathan Abiamba, nasce a Bidjap, in Camerun nel 1987. Dopo aver frequentato l’Istituto di Formazione Artistica di Mbalmayo, si diploma in ceramica. Coltiva la pittura, sua grande passione, presso gli atelier dei più grandi pittori camerunesi e congolesi. Nel 2006 si apre all’arte contemporanea grazie a Salvatore Falci, professore di arti visive all’Accademia di Belle Arti di Carrara (Bg). Dopo numerosi concorsi ed esposizioni collettive, nel 2008 presenta la sua prima personale al Centro Culturale Spagnolo di Bata, in Guinea Equatoriale, terra nella quale si era recato alla ricerca delle sue radici. Questa mostra apre la porta a tutta una serie di esposizioni personali e collettive tra Guinea Equatoriale, Camerun, Spagna e Italia, dove ora risiede. Conta numerose mostre internazionali fra Africa, Europa e America. Ha ricevuto diversi premi internazionali e nazionali tra cui il Premio Artivisive San Fedele e il premio Liliana Nocera della Permanente di Milano. Le problematiche ambientali ed identitarie che vive la nostra contemporaneità sono da sempre alla base delle sue investigazioni. Oltre al Denim, suo materiale di predilezione, l’artista non si pone nessun limite tecnico per raccontare al meglio la complessità e le contraddizioni di quest’epoca segnata da radicali cambiamenti. Ha al suo attivo molti progetti ed esposizioni, tra le ultime ricordiamo: Denim – stylish, practical, timeless. Blue fabric with a history, Spielzeug Welten Museum di Basilea; Pei’s world. A brief history of a Chinese Gallery in Italy, a cura di Luca Beatrice, Arsenale di Venezia, Spazio Thetis. Nelle sue performance, le interazioni fra vari linguaggi artistici rappresentano un opportunità per raccontare le complessità a cui fa fronte la contemporaneità. Afran è tra gli artisti che hanno rappresentato il Padiglione Nazionale del Camerun alla Biennale di Venezia del 2022.

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