Tiramani racconta il gioco della morra, successo a Morfasso per l’anteprima del docufilm

Un fragoroso e prolungato applauso ha decretato il successo della proiezione in anteprima del docufilm “Cisss-lè”, di Gian Francesco Tiramani, dedicato al gioco della Morra. Nella veranda dell’osteria Zia Valentina di Morfasso si sono dovute organizzare due proiezioni per accogliere le tante persone curiose di assistere all’anteprima, tra le quali anche il sindaco Paolo Calestani. La serata è stata condotta da Valeria Tedaldi, che ha sottolineato come l’Osteria sia diventata un luogo di aggregazione anche culturale, al di là della sua funzione conviviale, con i tanti eventi organizzati nel tempo, anche a valorizzare le tradizioni del territorio che non mancano di proiettarsi verso il futuro. Il titolo dell’opera riprende il numero “sei” – appunto “ciss” –  pronunciato durante il gioco della Morra, con il suffisso “lè” usato molto spesso anche per gli altri numeri, al fine di accentuare la forza nella pronuncia. Le proiezioni sono state condite da risate profonde sulle battute dei protagonisti e da particolare attenzione per le note storiche che hanno raccontato le evoluzioni del gioco, dal 700 a.C. in Egitto sino ai nostri giorni.

Il docufilm sembra avere alle spalle una puntuale sceneggiatura, vista la narrazione fluida e completa ma, come ha raccontato il regista Tiramani, “io ho dato solo alcune indicazioni ai protagonisti, che poi si sono comportati come se microfoni, luci e videocamere non ci fossero, con una naturalezza che nessun attore professionista avrebbe potuto garantire”. Grande attenzione sulle immagini che scorrevano, tra inquadrature originali con piccole videocamere che vanno quasi a contatto delle mani che si muovono velocemente sul vecchio tavolo in legno e riprese ad altezza di bambino, per ricordare quando il regista, da piccolo, si metteva alle spalle dei giocatori, curioso di vedere i loro gesti ma anche intimorito dalla voce possente utilizzata per condizionare l’avversario ed indurlo in errore. La scelta stilistica di colori e contrasto attenuati, luminosità ridotta ed alone ai bordi, hanno l’intento di trasferire il “sapore” del gioco della Morra che nel tempo ha sempre goduto di una teatralità accattivante, con un cocktail di veloce gestualità e dominante vocalità che diviene vera e propria musica nella pronuncia dei numeri, per i più assolutamente incomprensibili (ecco che vengono in aiuto i sottotitoli in italiano).

Al termine della proiezione gli “attori” Giuseppe Casali, Claudio Obertelli, Paolo Obertelli e Matteo Sartori, insieme a Valentina Obertelli, che nel film distribuisce le carte per segnare i punti, hanno raccontato la loro emozione nel partecipare alle riprese, facendo ancora trasparire la grande passione che li lega a questo gioco, rimasto praticamente immutato per quasi 3.000 anni.