Al Polo Volta di Castello si sperimenta il metodo “Rondine” dal prossimo anno

IL METODO RONDINE METTE RADICI A PIACENZA: PRESENTATA LA SEZIONE PER LA PACE AL LICEO VOLTA DI CASTELSANGIOVANNI – L’istituto superiore Alessandro Volta di Castel San Giovanni è pronto a sperimentare il progetto Sezione Rondine a partire dal prossimo anno scolastico. Sabato 25 maggio, nella mattinata, in occasione della Giornata dei Talenti, si è tenuta la presentazione ufficiale del progetto che è sostenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dalla Fondazione Lino Tollini. ll percorso sviluppa un triennio scolastico che porterà il Metodo Rondine direttamente nella scuola: un metodo di insegnamento ideato dal fondatore della Cittadella della Pace di Arezzo Franco Vaccari, che da oltre 30 anni promuove azioni e progetti di respiro internazionale finalizzati alla risoluzione del conflitto, a uscire dalla logica del nemico, a rendere creativa la conflittualità e a costruire relazioni in grado di favorire sviluppo e pace.

«Se si realizza la sezione Rondine – sottolinea Vaccari – è grazie ai dirigenti scolastici e ai docenti, motore della scuola, che credono in questa sperimentazione, si sono messi in gioco, aprendo la strada come dei pionieri a una nuova visione educativa che investe nella relazione docente-discente affinché la scuola possa essere un luogo di sviluppo dell’umano integrale dove il saper conoscere e il saper fare si intrecciano al sapere essere e saper vivere insieme. La scuola come luogo dove si pratica la cittadinanza attiva e un nuovo approccio alla gestione delle conflittualità emergenti».

classe rondine polo Volta

L’esperienza del Volta è iniziata mesi fa, con la formazione dei docenti, realizzata in collaborazione con il polo formativo Rondine Academy. Il primo passo fondamentale per l’avvio di un percorso che nell’anno scolastico 2024-2025 vedrà protagonisti gli studenti e le studentesse della III G (attuale II G) che saranno seguiti dalla coordinatrice della sezione Rondine castellana Valentina Indigenti, docente di lettere della sezione, e dalla insegnante-tutor Celeste Caruso, che lavorerà con i ragazzi sia in orario scolastico che extra-scolastico. «Abbiamo accolto con entusiasmo l’opportunità di ospitare e abbracciare questo nuovo progetto – sottolinea Simona Favari, dirigente didattica del Polo Volta -. Siamo certi che il Metodo Rondine, per la trasformazione creativa del conflitto, possa rappresentare uno strumento importante da mettere a disposizione dei nostri ragazzi per la loro crescita personale e professionale, un’integrazione dell’attuale offerta formativa volta a preparare i nostri giovani alle sfide che li attendono come cittadine e cittadini del futuro».

Uscire dalla logica del nemico, rendere creativa la conflittualità, costruire relazioni in grado di favorire sviluppo e pace sono i cardini del Metodo Rondine, che è approdato a Piacenza ormai tre anni orsono, fortemente voluto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha dapprima sostenuto il progetto Quarto Anno a Rondine, l’opportunità formativa riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione e ormai consolidata, rivolta a studenti dei licei Classico, Scientifico e delle Scienze Umane italiani, che possono scegliere di frequentare le loro quarta liceo nella Cittadella della Pace: un’esperienza formativa internazionale e interculturale unica che già due studentesse piacentine hanno potuto svolgere, grazie alla borsa di studio messa a disposizione dalla Fondazione.

classe rondine polo Volta

«Con il Quarto Anno a Rondine abbiamo portato studenti e insegnanti piacentini a scoprire e vivere in prima persona l’esperienza potente proposta dalla Cittadella della Pace, il primo passo per raggiungere l’importante traguardo che presentiamo oggi – ha sottolineato il vicepresidente della Fondazione Mario Magnelli, che ha supportato il consigliere di Cda Luca Groppi (anche presidente della Fondazione Lino Tollini) nel lavoro di disseminazione del progetto -, l’avvio della Sezione Rondine è il segno che questo Metodo innovativo sta mettendo radici sul territorio, grazie all’impegno quotidiano di un gruppo illuminato di insegnanti e dirigenti scolastici che lo ha fatto proprio. Per la nostra Fondazione l’apertura della Sezione Rondine è un obiettivo raggiunto nell’ambito della promozione di forme innovative di didattica che arricchiscano le competenze degli studenti, ma lo è anche per tutta la comunità. Mai come oggi lavorare per la pace è un dovere inderogabile, a cui attendere non a parole, ma fornendo ai giovani competenze concrete ed esperienze utili a costruire un futuro migliore per tutti»

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