Cinque arresti della polizia in una settimana. Uomo in manette per maltrattamenti in famiglia

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Nel corso dell’ultima settimana, gli investigatori della Squadra Mobile di Piacenza hanno tratto in arresto cinque persone, indiziate o condannate per vari delitti commessi nel corso dell’ultimo periodo. Lunedì sono scattate le manette per un cittadino gambiano, condannato in via definitiva a due anni e nove mesi per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, reato commesso a Piacenza nel 2018, e associato presso la locale casa circondariale. Mercoledì è stata arrestata una donna italiana classe 1962, condannata a 7 mesi di reclusione per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, commessi nel 2013 a Piacenza. La donna, condannata per aver aggredito due infermiere, sconterà la sua pena in regime di detenzione domiciliare.

Giovedì è stato invece tratto in arresto un cittadino italiano classe 1996, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e da poco scarcerato con l’affidamento in prova ai servizi sociali. Il giovane era stato deferito in stato di libertà dagli agenti delle Volanti con l’accusa di aver ferito con un coltello un ragazzo durante lo scorso week end: il magistrato di sorveglianza ha quindi revocato il beneficio di cui godeva, e l’uomo è stato ricondotto in carcere. Deve invece scontare due anni reclusione il sessantenne italiano arrestato venerdì: è stato infatti condannato in via definitiva per aver cagionato lesioni personali ad una coppia, che lo aveva assunto per effettuare dei lavori di muratura; secondo quanto ricostruito, l’uomo aveva effettuato i soli lavori di demolizione per poi abbandonare il cantiere, ed alla richiesta di chiarimenti da parte dei committenti, li aveva aggrediti, cagionando loro lesioni per 45 e 7 giorni di prognosi. Espierà la pena in regime di detenzione domiciliare.

Sabato infine è stato arrestato un cittadino marocchino per maltrattamenti ai danni della moglie, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. “Si tratta – evidenziano dalla questura – della diciassettesima misura cautelare eseguita dalla Squadra Mobile per delitti in materia di violenza di genere dall’inizio di quest’anno, a riprova della grande attenzione che la Polizia di stato dedica al contrasto di questo odioso fenomeno”.

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