In arresto cardiaco al bar, volontario della Pubblica Assistenza lo salva con il defibrillatore

Si è sentito male mentre si trovava all’interno di un bar, ma ha potuto contare su un angelo custode che gli ha salvato la vita. E’ accaduto nei giorni scorsi a Lugagnano. L’uomo, di 78 anni, è stato colto da arresto cardiaco: per sua fortuna nel locale era presente anche Cristian Vincini, volontario della Pubblica assistenza Valdarda, che, resosi conto della situazione, ha prontamente utilizzato il defibrillatore semiautomatico esterno DAE posizionato fuori dal bar. Il tempestivo intervento ha fatto ripartire il cuore dell’anziano che, trasportato dalla Pubblica assistenza della Valdarda, è arrivato cosciente all’ospedale di Piacenza, dove è stato ricoverato in unità coronarica. “Avevo smontato da poco dal servizio ed ero con la mia famiglia, quando mi hanno alcuni clienti del bar mi hanno informato di quello che stava succedendo – racconta Cristian -. Mi sono accorto subito che il signore era in arresto cardiaco e abbiamo immediatamente recuperato il defibrillatore, che fortunatamente era appena fuori dal locale. All’arrivo dei soccorsi il battito era ripreso e il signore cosciente”.

“Ancora una volta una vita salvata grazie all’utilizzo dei defibrillatori – commenta Daniela Aschieri, direttore di Cardiologia di Piacenza -. L’ennesima dimostrazione che questi strumenti sono fondamentali per intervenire prontamente ed efficacemente in caso di arresto cardiaco. Il cuore dell’uomo è ripartito subito e, come accade in molti casi, quando il defibrillatore semi automatico è utilizzato nei primissimi minuti il paziente ha ripreso subito conoscenza evitando qualsiasi problematica ulteriore. Attualmente il paziente sta bene e sarà dimesso nei prossimi giorni. A oggi sono 160 persone le persone salvate dai defribrillatori. Tanto è stato fatto, ma possiamo e dobbiamo fare molto di più”.

“Piacenza, come verrà ribadito nel convegno in programma all’auditorium di Confindustria – evidenzia Paola Bardasi, direttore generale – è la città più cardioprotetta d’Europa: abbiamo 1180 DAE sul territorio, abbiamo formato migliaia di cittadini ma non dobbiamo fermarci qui. La tecnologia si sviluppa ogni giorno di più e dovremo ragionare su una diffusione sempre più capillare. È inoltre determinante la sinergia con l’ambito dell’emergenza urgenza 118 e il coordinamento con la centrale operativa e l’app regionale DAE Responder. Per questo l’Azienda sta investendo in un importante progetto di formazione dei professionisti che permetterà di migliorare ancora di più l’efficienza del sistema”.

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