La montagna tra canti e immagini: al Farnese la rassegna corale “Città di Piacenza”

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Le immagini della montagna e delle sue valli proposte tramite il canto e la fotografia. Si rinnova l’appuntamento con la Rassegna Corale “Città di Piacenza”, giunta quest’anno all’undicesima edizione: appuntamento il 1° giugno, alle ore 18, alla Cappella Ducale di Palazzo Farnese. Un evento – dal titolo “Immagini cantate” – organizzato dal Coro Cai (Club Alpino Italiano) della sezione di Piacenza, che festeggia i 15 anni di attività e si esibirà insieme al Coro Valsella di Borgo Valsugana. In concomitanza con il concerto anche una mostra fotografica a cura di Alteluci, gruppo fotografico del Club Alpino Italiano, sezione di Piacenza.

“Canto e montagna sono legati da sempre – evidenziano i promotori -. Viene naturale, infatti, intonare una canzone per rallegrare una lunga passeggiata o affidarsi alla musica per celebrare la bellezza di una valle incontaminata e di cime imponenti. Con parole e armonie si può descrivere la montagna e le sue valli, ma noi vogliamo anche preservare e trasmettere i suoi valori più profondi. Un canto, al pari di un’immagine, è la testimonianza viva di un territorio, di una civiltà, del tempo trascorso. È qualcosa che parla di noi, della nostra vita presente e passata ma, diversamente da tutto il resto, lo fa con l’ausilio potente della musica”.

“Anche la montagna e la fotografia sono legate indissolubilmente fin dalla nascita di quest’ultima. La fotografia di montagna, così come il canto corale, rappresenta soprattutto la visione e il legame con i monti di chi in montagna ci va, da alpinista o da escursionista, e ne restituisce un’immagine personale e meditata, che non si ferma alla semplice rappresentazione della bellezza dei luoghi, ma che fa trasparire l’intensità delle emozioni e delle sensazioni che vive il fotografo nel momento in cui sale verso una cima, percorre una vallata, si inoltra in un bosco al calar della sera, trascorre un bivacco all’addiaccio, si inoltra nell’ambiente incontaminato della montagna invernale. L’immagine evocata da un canto si trasforma in fotografia nel nostro immaginario. Quando ascoltiamo un brano ci lasciamo andare ed iniziano ad affiorare nella nostra mente immagini concrete all’interno delle quali il nostro corpo si perde in un mare di fantasie e sensazioni. La propria sensibilità e il vissuto di ogni ascoltatore personalizzano i protagonisti e i contesti, la storia, ma le emozioni che tale “racconto” esprime sono comuni”.

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