Mondiale Enduro, gli organizzatori “Dagli ambientalisti terrorismo che danneggia il territorio”

“Non comprendiamo la strategia delle associazioni nel divulgare in maniera distorta le informazioni, se non quella di creare del “terrorismo distruttivo” sul territorio, piuttosto che raggiungere punti di incontro che possano mettere in luce potenziali sinergie nel rispetto dell’ambiente in cui viviamo e di cui beneficiamo”. E’ la posizione di Danilo Carini, presidente del Motoclub di Pontedellolio, realtà che organizza il mondiale di enduro in programma dal 21 al 23 giugno a Bettola, nel replicare alle associazioni ambientaliste di Piacenza che, per la seconda volta, hanno espresso forti criticità rispetto all’evento sportivo.

“Proiettati verso un incontro con le rappresentanze delle Associazioni Ambientalistiche coinvolte e l’Amministrazione Pubblica Locale, apprendiamo, nuovamente solo dalle testate giornalistiche locali, affermazioni e “consigli” a noi indirizzati, nonché considerazioni inesatte sugli atti acquisiti dagli enti locali preposti – scrive il presidente Carini in una nota inviata in redazione -. Alla luce di questo, ci appare evidente che l’approccio manifestato dalle Associazioni Ambientaliste non è assolutamente quello auspicato e peraltro scorretto, non indirizzando al diretto interessato, il Moto Club Ponte dell’Olio, quanto ad esso imputato. Ciò nonostante, al fine di evitare la divulgazione di informazioni fuorvianti per i lettori, ci teniamo a puntualizzare alcuni passaggi fondamentali della nota delle Associazioni Ambientaliste, che riportano libere interpretazioni ed entrano nel merito di atti e normative vigenti. Per quanto attiene il transito su mulattiere o sentieri, il Codice della Strada definisce all’art.3 comma 48, quest’ultime “strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni o animali”, pertanto l’affermazione “la normativa vigente impedisce il passaggio…” risulta infondata; al medesimo articolo 3, ma al comma 52, sono definite strade vicinali o poderali o di bonifica, le strade private fuori dai centri abitati ad uso pubblico, pertanto i proprietari che hanno rilasciato autorizzazione al passaggio sono tutelati, verso terzi, dalla privacy. Gli enti locali depositari della documentazione oggetto della richiesta sono tenuti a rispettare quanto previsto dal GDPR” viene sottolineato.

“Inoltre, per opportuna informazione, rendiamo noto che la problematica sul contenimento della PSA (peste suina africana) è stata trattata con l’ente preposto sul territorio, AUSL, che ha fornito tutte le indicazioni per le procedure proposte e che saranno adottate durante l’evento, tra le quali la disinfezione degli pneumatici e degli stivali dei piloti. Gli spettatori avranno modo di accedere alle prove speciali negli spazi previsti e l’accesso in aree boschive sarà consentita con le medesime precauzioni e raccomandazioni previste per le attività di marcia regolarmente svolte in questi giorni nelle medesime aree. Per concludere e chiarire ulteriormente, la manifestazione in oggetto, valida per la disputa del Campionato del Mondo di Enduro, prevede una partecipazione minore di piloti rispetto ad una gara regionale: il livello agonistico ovviamente più alto e quindi più selettivo ammette per la prova italiana un massimo di centottanta iscritti, provenienti, come per una qualsiasi gara di campionato Italiano, principalmente da paesi UE”.

“Infine, a seguito di quanto pubblicato dalle associazioni ambientaliste, si diffidano le associazioni in indirizzo a esplicitare libere interpretazioni in merito a regolamenti sportivi federali circa lo svolgimento gara ed ad esprimersi sulla documentazione acquisita dagli enti locali e già appurata dagli stessi. Rinnoviamo nuovamente l’invito alle stesse associazioni a confrontarsi direttamente con il Moto Club organizzatore. Non comprendiamo – conclude il presidente del Motoclub – la strategia delle associazioni nel divulgare in maniera distorta le informazioni, se non quella di creare del “terrorismo distruttivo” sul territorio, piuttosto che raggiungere punti di incontro che possano mettere in luce potenziali sinergie nel rispetto dell’ambiente in cui viviamo e di cui beneficiamo.

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